Il coronavirus nel mondo continua la sua corsa con più di 60mila deceduti. Ma in alcune zone le misure non sono per nulla restrittive.
I dati sul coronavirus nel mondo sono agghiaccianti e in molti casi alcuni Paesi sembrano non dettare alcune regole al fine di far rallentare questa terribile pandemia.
I dati del Covid 19 nel mondo
L’ultimo bilancio sul Covid 19 nel mondo è di più di 60mila morti, con il picco più alto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, con un attenzione particolare allo stato di New York con 630 vittime in un giorno.
Come si evince anche da TgCom24, alcuni Paesi però sembrano non osservare delle misure restrittive corrette e importanti per fermare la pandemia.
La situazione in Spagna è terribile, posizionandosi al secondo posto dopo gli Stati Uniti. Oggi i casi positivi accertati superano di gran lunga quelli in Italia, registrandone 125mila, con 11.744 morti. I nuovi contagi però si fermano, ma in questo caso il Paese non vuole rischiare e conferma il suo lockdown sino al 26 aprile.
La Gran Bretagna ha un record di vittime agghiacciante: 708 in un solo giorno. I deceduti per Covid 19 arrivano così a 4.300 e tra questi c’è anche una bimba di 5 anni di Londra con patologie pregresse. L’incremento nel Paese sembra essere in calo anche se i contagi arrivano a 42mila: nonostante questo si fa un piccolo ritorno “all’immunità di gregge” ovvero arrendersi gradualmente al virus così da poter sviluppare gli anticorpi e una massa di immuni.
In Germania le misure restrittive sono valide sino al 19 aprile, con 90 mila contagi – posizionandosi al quarto posto. La Svizzera non è da meno con i suoi 20mila contagi: una percentuale molto alta se si considera il numero di abitanti in essere.
Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito con 1.480 persone decedute in un solo giorno e 300mila casi accertati. Gli scienziati, i medici e gli esperti chiedono a Trump misure molto più restrittive e l’emanazione di un decreto per far stare tutti a casa, al fine di fermare questa pandemia.