Crisi Coronavirus: l’Eurogruppo deciderà sul piano di “salvataggio” dell’Italia

Crisi Coronavirus, martedì aprile l’Eurogruppo deciderà sul “salvataggio” dell’Italia

Martedì 7 aprile è il giorno in cui si riunisce in videoconferenza l’Eurogruppo per discutere della risposta economica al coronavirus.

Si deciderà sul futuro dell’Italia nella gestione della crisi in corso che avrà inevitabilmente ripercussioni nei mesi e negli anni a venire.

Quali sono le opzioni sul tavolo? Quali sono le posizioni dell’Italia e dei diversi paesi? Ecco tutte le possibili soluzioni discusse finora.

Emergenza Coronavirus: c’è necessità di prendere misure straordinarie

Martedì 17 marzo Giuseppe Conte, ha esortato i leader dell’UE a prendere misure straordinarie e a considerare l’emissione di debito congiunto a livello dell’UE per aiutare l’economia europea a riprendersi dalla crisi del coronavirus.

L’Europa dovrebbe rispondere a una crisi straordinaria con mezzi altrettanto straordinari e fare “tutto il necessario” per sostenere l’economia.

E’ quanto ha dichiarato Conte ai capi di stato dell’UE durante una chiamata di videoconferenza sulla crisi del coronavirus.

C’è necessità di fare

“tutto il necessario per preservare l’euro”,

che ha segnato una svolta nella crisi del debito dell’Eurozona.

Crisi Coronavirus, Conte: “C’è necessità di una risposta comune dell’UE”

Conte ha affermato che nessuno Stato membro dell’UE può rimanere indenne “da questo tsunami socio-economico”, aggiungendo che qualsiasi ritardo nella risposta comune dell’UE sarebbe irresponsabile e potenzialmente fatale.

“Se procediamo divisi, la risposta sarà inefficace e questo ci renderà deboli ed esposti alle reazioni del mercato”,

ha avvertito il Premier Conte.

Crisi Coronavirus: gli Eurobonds saranno emessi?

Mentre Francia e Italia hanno proposto di emettere Eurobond congiunti durante la crisi del debito sovrano 2010-2012, la Germania ha fortemente avversato la proposta, sottolineando la responsabilità individuale degli Stati membri dell’UE di mantenere in ordine le proprie finanze.

Il dibattito non è sostanzialmente cambiato da allora. Mentre Berlino inizialmente sembrava aperta alla proposta italiana, il cancelliere tedesco Angela Merkel in seguito ha chiarito ai giornalisti che non era stato deciso nulla sull’emissione di debito europeo congiunto.

Un’altra opzione potrebbe essere quella di utilizzare il meccanismo europeo di stabilità (MES), il fondo di salvataggio dell’Eurozona, che attualmente dispone di 410 miliardi di euro.

 

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