Il bollettino del 6 aprile sull’emergenza coronavirus. Cresce il numero dei camici bianchi che hanno perso la vita dall’inizio della pandemia.
Il bollettino del 6 aprile: tutti i dati aggiornati sull’emergenza coronavirus in Italia.
In aumento il numero dei medici deceduti
Non si ferma la “strage” dei camici bianchi, in prima linea nell’emergenza coronavirus.
Sale ad 87 il numero dei medici morti dall’inizio della pandemia. Come evidenzia anche Tgcom24, le ultime vittime sono due medici di famiglia, Giovanni Battista Tommasini e Gianbattista Bertolasi, il neurologo Riccardo Zucco ed il cardiologo Giuseppe Aldo Spinazzola.
Anche Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, è risultato positivo al Covid-19. Magrini ha rassicurato sulle sue condizioni di salute ed ha confermato che continuerà il lavoro da remoto.
Intanto, su un’eventuale riapertura delle attività, l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha tirato i freni.
Il noto medico ha infatti spiegato che una corsa precoce alla riapertura potrebbe rivelarsi un errore madornale. Se si evita la comparsa di nuovi focolai, si potrebbe prevedere una ripartenza verso la metà del prossimo mese.
Sarà importante capire quanti, dei pazienti guariti, potranno tornare alle loro attività.
Il bollettino del 6 aprile
Nuovo appuntamento con il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus in Italia con i dati aggiornati al 6 aprile.
Nella giornata di ieri il numero dei decessi registrato è stato di 525, che è stato il dato più basso dal 19 marzo scorso. Nella giornata di sabato si erano registrati 681 decessi.
Il numero dei decessi registrato oggi è di 636.
In totale sono 93.187 gli attualmente positivi, con un incremento di 1.941 rispetto a ieri. Nella giornata di ieri l’incremento era stato di 2.972. Sono invece 1.022 in più i pazienti guariti rispetto a ieri.
Il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, per il terzo giorno, è negativo, quindi si è registrato un “alleggerimento” di 79 pazienti nei reparti.
