Emergenza Coronavirus: Liquidità, prestiti e garanzie alle imprese e famiglie
“Tempo qualche giorno e le persone potranno recarsi presso gli istituti di credito”,
ha sottolineato il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
In piena crisi economica cagionata dalla pandemia coronavirus “liquidità” è la parola chiave per l’Esecutivo dato che le attività imprenditoriali in lockdown fatturano zero, ma devono ancora fronteggiare pagamenti certi.
L’emergenza coronavirus e lo stop alle attività produttive “non essenziali” rischiano di creare una crisi di liquidità per le aziende italiane, che necessitano di un sostegno economico.
“La crisi di liquidità non risparmia nessuno e costringerà molti imprenditori ad attingere ai patrimoni personali,
[…]
per non parlare poi dell’estrema difficoltà nel reperire materie prime e forniture da parte di chi lavora per le filiere essenziali, anche se a cicli ridotti”,
sottolinea Franca Binazzi, Presidente CNA Arezzo.
Il Fondo di Garanzia per le PMI agirà su tre filoni principali:
- garanzia al 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito;
- garanzia al 100% per i prestiti fino a 800.000 euro, con la valutazione del merito di credito;
- garanzia al 90% per i prestiti fino a 5.000.000 di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia dei Confidi Prestiti.
Emergenza Coronavirus: il Golden Power
A difesa delle imprese italiane è in arrivo un rafforzamento dei “poteri speciali” per evitare che, con il calo dei titoli borsistici, le imprese italiane di settori strategici possano essere oggetto di “scalate” da parte delle aziende straniere.
E’ prevista un’estensione del golden power anche per il settore alimentare, banche e assicurazioni, oltre che sui settori telecomunicazioni, energia, difesa.
L’Esecutivo potrebbe utilizzare il Golden Power per tutelare le imprese medio-piccole.
Crisi Coronavirus, rinvio delle tasse
Altro capitolo importante è il rinvio di scadenze fiscali ora fissate al 31 maggio e un ampliamento della platea non solo alle filiere più colpite ma anche a chi abbia registrato cali consistenti del fatturato.
Il Governo è al lavoro per ipotizzare una possibile riduzione degli acconti delle tasse di giugno-luglio, lasciando agli Enti Locali la possibilità anche di rinviare l’IMU-Tasi-Tari.