La luna di miele si trasforma in un incubo a causa dell’epidemia da coronavirus, neo sposi bloccati alle Maldive senza più soldi. Ecco l’incredibile vicenda.
Raul ed Olivia lanciano un appello dalle Maldive che da incantato luogo della luna di miele si è trasformato in una prigione da cui non possono andar via a causa dell’emergenza da coronavirus.
Luna di miele da sogno si trasforma in un incubo
Disavventura incredibile per i due neosposini Raul ed Olivia de Freitas originari di Città del capo.
I giovani sono convolati a nozze in questo periodo di paura ed emergenza sanitaria da coronavirus ma il destino aveva in serbo per loro una serie di sfortunati eventi.
I due subito dopo la cerimonia si sono assicurati con l’agenzia di viaggi che tutto fosse in regola per il viaggio di nozze e sono partiti senza curarsi del crescente pericolo derivante dall’epidemia di Covid-19.
Raul ed Olivia sono così rimasti nel resort Cinnamon Velifushi Maldives dal 22 marzo. Da tale data infatti il Sudafrica ha chiuso tutti i voli ed i neosposi non se la sono sentita di prendere un volo per altra destinazione e rischiare di restare bloccati altrove.
Speravano forse che a situazione si sbloccasse presto ma ora denunciano il fatto di essere ormai rimasti senza soldi come riporta The Times
Il resort infatti richiede giornalmente 700 euro cadauno e stanno disperatamente aspettando che le autorità diano il consenso al rimpatrio a Johannesburg:
“Stiamo finendo i soldi…tutti vorrebbero rimanere intrappolati su un’isola tropicale.. finché ciò non accade davvero”
Come dar loro torto?
L’emergenza da coronavirus nel mondo
In Italia la situazione pare lentamente direzionata verso l’assestamento ma le autorità sanitarie avvertono di non allentare l’attenzione alle restrizioni ancora in vigore.
Se da noi calano i numeri per gli ospedalizzati ed i morti ma restano alti i contagi infatti in altre parti del mondo il contagio sta scoppiando proprio ora con numeri che preoccupano.
Mentre gli Usa si confermano come il Paese con il più alto numero di morti, 1150 nelle ultime ore, in Paesi come la Svezia che aveva rifiutato inizialmente una chiusura i numeri sono in netto crescendo.
Secondo gli ultimi dati infatti i positivi sono 7.693 e i morti 591, ed ora anche in Svezia si comincia a parlare di assumere misure rigide.
In Giappone è stato intanto proclamato lo stato d’emergenza come riporta La Repubblica e la situazione continua in crescendo anche per le Filippine e Thailandia.