Navi da crociera ai tempi del Coronavirus: Costa Mediterranea attracca a Napoli e sbarca 780 persone dell’equipaggio
Ha attraccato stamani alle 9 la Costa Mediterranea nel porto di Napoli: a bordo c’è solo l’equipaggio, ben 780 persone che, una volta sbarcate, raggiungeranno le proprie abitazioni.
Al momento dell’attracco erano presenti il direttore marittimo della Campania e Capitaneria di Porto di Napoli, il Presidente dell’Autorità di sistema del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, e l’ammiraglio Pietro Vella.
La nave è partita il 13 marzo dall’arcipelago delle Mauritius, in pieno Oceano Indiano e si è fermata solo per i rifornimenti.
Per ora non è sceso ancora nessuno, prima sarà necessario svolgere tutti i controlli ad hoc.
Coronavirus, Costa Mediterranea: test sui membri dell’equipaggio
A bordo della Costa Mediterranea sono saliti i medici dell’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) e quelli della regione Campania, per espletare
tutti i controlli sui 780 membri dell’equipaggio.
Si tratta dei test rapidi per il coronavirus che devono essere ordinariamente eseguiti prima di dare il via libera allo sbarco vero e proprio.
Molto probabilmente il via libera allo sbarco vero e proprio avverrà domani.
Una volta scesi dalla nave, i membri dell’equipaggio torneranno alla propria abitazione a bordo di autobus organizzati da Costa Crociere.
Navi da crociere: il Governatore della Campania tuona contro l’attracco
Nei giorni scorsi, il governatore Vincenzo De Luca si era detto contrario alla scelta del porto partenopeo come attracco:
“il porto si trova nel cuore della città di Napoli e non possiamo rischiare focolai”.
Tra le principali criticità De Luca aveva sottolineato il fatto che la nave da crociera proveniva dalle Mauritius, e aveva sostato in India.
“Tenete conto che abbiamo già accettato di far sbarcare nel porto di Salerno, credo lunedì, una nave che proviene da Tunisi e che riporta 105 nostri connazionali”,
ha sottolineato il Governatore della Campania.
De Luca ha sottolineato che tutte le persone saranno sottoposte a controlli per
“avere un minimo di tranquillità”.