ll brutale omicidio dei fratelli di Dolianova – Davide e Massimiliano – ora è stato descritto tra gli agghiaccianti risultati dell’autopsia. Ecco come sono morti.
L’omicidio dei due fratelli di Dolianova ha sconvolto tutto e ora l’autopsia chiarisce alcuni importanti dettagli su come siano morti.
I risultati dell’autopsia
Massimiliano e Davide Mirabello – di 35 e 40 anni – erano scomparsi nel nulla da Dolianova, dove lavoravano, il 9 febbraio 2020. Dopo giorni di ricerche e indagini i loro corpi sono stati trovati all’interno delle campagne sarde nella periferia del paese, sepolti e nascosti. Erano – come descrive la Nuova Sardegna – in avanzato stato di decomposizione e devastati dagli animali selvatici.
Per questo duplice omicidio si trovano in carcere due persone, Joselito Marras e suo figlio Michael di 27 anni. La parte civile è rappresentata dalle due sorelle delle vittime, Eleonora e Cataerina Mirabello che evidenziano il fatto che ci potrebbero essere anche altre persone coinvolte in questo tragico delitto.
Nel mentre i risultati dell’autopsia – svolta dal medico legale Roberto Demontis – hanno confermato che i due fratelli sono morti per un colpo in testa e una fucilata al volto. Non solo, perché conferma anche – per ora – la ricostruzione dei fatti di Joselito Marras.
Le parole della sorella delle due vittime
La sorella Eleonora commenta il delitto e si rivolge ai due presunti assassini dei fratelli:
“se c’è un Dio, vi auguro di passare le pene dell’inferno”
La sorella è stata la prima a mettersi in moto per cercare i suoi fratelli con la convinzione che fossero stati aggrediti. Nei giorni successivi le indagini, infatti, hanno portato al ritrovamento di sangue vicino alla casa delle due vittime e l’auto bruciata di Davide.
I Marras avevano fatto trovare il cane dei Mirabello impiccato all’uscio di casa e da quel momento è iniziato tutto quanto.