Giuseppe Conte, conferenza stampa nel pomeriggio: tra riaperture e proroghe

Nel pomeriggio di oggi, venerdì 10 aprile, il presidente Giuseppe Conte parlerà di nuovo alla nazione nel corso di una conferenza stampa per il fare il punto sulla situazione.

giuseppe conte

Si pensa che il premier Giuseppe Conte farà chiarezza sulla così detta Fase 2.

Una nuova conferenza stampa

Era particolarmente attesa una nuova conferenza stampa di Giuseppe Conte e si terrà questo pomeriggio. Il presidente dovrebbe fare il punto sull’emergenza coronavirus e, al tempo stesso, illustrare la così detta fase due. Una fase che si vede all’orizzonte benché numero di morti e numero di contagiati non accenna a diminuire. A calare, per ora, è soltanto il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva.

In particolare, dovranno essere illustrati i nuovi provvedimenti da prendere dopo il 13 aprile. Per il momento, si sa ad esempio, che librerie e cartolerie potranno riaprire già martedì.

Controlli più serrati

Intanto, non si allenta la stretta dei controlli sugli spostamenti delle persone, soprattutto con l’arrivo del fine settimana dedicato alla Santa Pasqua. Ci saranno più check-point per evitare che gli italiani possano recarsi nelle seconde case. Soltanto nella giornata di ieri, giovedì 9 aprile, giorno in cui sono state sospese anche le attività di didattica online, sono state controllate oltre 295 mila persone. Ad affermarlo è stato il Viminale che ha diffuso anche altri dati: 10105 persone sono state multate. 32 di loro hanno violato la quarantena mentre 57 hanno dichiarato il falso nell’autocertificazione. Per 36 esercizi commerciali è stata disposta la chiusura delle attività.

Intanto, Mattarella ha inviato un messaggio a Gabrieli in occasione del 168 esimo anniversario del corpo di Polizia. Come si legge su Repubblica, il presidente ha detto:

“un ringraziamento agli agenti che “mantengono alta l’attenzione per garantire la sicurezza delle comunità rispetto alle minacce criminali che, nell’attuale fase di fragilità economica e sociale, potrebbero ostacolare le prospettive della ripresa del Paese”.

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