Salvo Veneziano fiero oppositore di Paola Di Benedetto. L’ex concorrente del ‘GF Vip 4’ ha innescato forti sospetti sulla sua vittoria, scatenandole addosso i media.
La community di Instagram è allo sbando. Gli ex concorrenti del GF Vip 4 si esprimono con toni accesi e mettono in discussione i meriti di Paola Di Benedetto. Dal canto loro, i fan della vincitrice si rivoltano contro chi mormora sul trionfo della 25enne vicentina.
Sul popolare social network Instagram, sempre più affollato e fazioso, contro Paola Di Benedetto c’è nientepopodimeno che l’ex protagonista del Grande Fratello Vip 4, Salvo Veneziano. E chi sennò?
Il 45enne siciliano gliele suona di santa ragione a mezzo social. L’ex concorrente squalificato picchia duro contro la neo vincitrice della quarta edizione del reality show di Canale 5, Paola Di Benedetto.
Il post al vetriolo di Salvo Veneziano
“Era normale che vincesse lei. 1,7 milioni di followers lui si è portato tutte le sue fan per votarla…”
Ogni riferimento è puramente casuale, forse. Veneziano ha insinuato che Federico Rossi, fidanzato della vincitrice del GF Vip 4 e cantante del duo canoro Benji & Fede, abbia potuto trarre vantaggi dalla sua popolarità, esortando le fan a votare per Paola Di Benedetto affinché vincesse.
È il suo modo di esser sincero: sparare ad altezza uomo, esprimere il proprio disappunto e polemizzare contro la sua ex coinquilina. In nome di questi principi, Salvo Veneziano ha lanciato il suo editto via Instagram:
“Per come la vedo io, quando c’è un reality bisogna votare alla vecchia maniera… Lì si capisce realmente il vincitore… Una persona non può vincere un reality perché ha più followers… inconcepibile…”
Salvo Veneziano dissente sulla vittoria di Paola
Lezioni di reality, insomma. Ma perché insinuare dubbi sul trionfo di Paola Di Benedetto? Perché sminuire i suoi meriti solo perché il suo fidanzato vanta un numero elevato di followers di Instagram?
Comunque sia, Salvo Veneziano e gli altri ex protagonisti del Grande Fratello Vip 4 che dissentono sulla vittoria della Di Benedetto, non si rendono conto che la nuova vera forma d’odio è marchiare come immeritevole una collega, affibbiandole l’etichetta di “privilegiata”.