Secondo un sondaggio gli italiani hanno modificato le loro abitudini a tavola in occasione della quarantena da coronavirus, ecco gli alimenti preferiti.
Quarantena che vai abitudini che trovi, pare proprio che gli italiani abbiano cambiato le loro abitudini circa gli acquisti ed il consumo di cibo durante l’emergenza da coronavirus. Ecco i risultati dell’ultimo sondaggio in merito.
Italiani risparmiatori con il coronavirus
La pandemia da coronavirus che secondo i bollettini di aggiornamento provenienti dal mondo, continua a diffondersi a macchia d’olio, ha cambiato moltissimo la nostra realtà.
Non solo riorganizzazione sanitaria ed interventi di natura politica ma anche a livello di vita sociale le cose come le conoscevamo sono completamente cambiate.
Secondo un sondaggio divulgato dall’istituto Future Food di Bologna anche le abitudini alimentari degli italiani in questo periodo sarebbero mutate.
Nel sondaggio infatti è stato chiesto ai partecipanti sia quali alimenti stiano consumando in questo periodo sia di quali alimenti sentano di più la mancanza.
Secondo i primi dati il 97% degli italiani è diventato più attento agli sprechi alimentari sia perché è necessario evitare gli spostamenti sia perché molti sono al momento senza possibilità di lavorare.
Emblematico è il dato dei 60% di intervistati che confermano di non buttare via nulla del cibo che acquistano.
Cibo a tavola: come sono cambiati le abitudini in quarantena?
Anche a tavola le abitudini sono cambiate e pare in meglio: il 60% mangerebbe in modo più sano e regolare di prima.
Riguardo alla tipologia di alimenti acquistati i dati del sondaggio riportano una diminuzione del -40% per il pesce fresco ed un aumento del +30% di frutta e verdura.
Altro dato interessante riguarda i cibi confezionati il cui consumo sembra diminuito del -40% in favore di prodotti “base” come farina ed uova.
“Sapevamo che sprecavamo troppo e dovevamo ridurre gli sprechi..adesso lo stiamo sperimentando”
Ha commentato la fondatrice del Future Food Institute Sara Roversi, sottolineando come anche le abitudini alimentari seguono una linea precisa ed in questo caso sono state positivamente influenzate dall’emergenza in corso.