Coronavirus, in Lombardia e in Piemonte stop alla riapertura di librerie e cartolerie

La Lombardia ed il Piemonte dicono no alla riapertura di cartolerie e librerie: Fontana e Cirio mantengono le restrizioni per l’emergenza coronavirus.

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Nessuna ripartenza in Lombardia e Piemonte, almeno non prima del 3 maggio: è quanto deciso dai governatori delle 2 regioni, che hanno scelto di non alleggerire le restrizioni del governo per l’emergenza coronavirus.

La fase 2

A partire dal 14 aprile partirà la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Come già comunicato dal Presidente del Consiglio, da martedì riapriranno le librerie, le cartolibrerie, i negozi per bambini ed alcune attività produttive, quali quelle forestali.

Nella fase 2 sarà necessario imparare a convivere con il virus. Si dovranno adottare nuove abitudini e sarà necessario mantenere le distanze di sicurezza. Una decisione fortemente contestata anche dall’Associazione dei costruttori italiani.

Il Presidente dell’Associazione, Gabriele Buia, ha duramente criticato la scelta del governo di tenere ancora chiuse le attività edili ed i cantieri, che necessitano di liquidità, per evitare il totale collasso del settore.

Lombardia e Piemonte dicono no alla riaperura

Contrariamente a quanto deciso dal Governo, i governatori di Lombardia e Piemonte hanno scelto di non riaprire cartolibrerie e librerie.

Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ed il collega piemontese, Alberto Ciro, hanno quindi deciso di cambiare strategia rispetto a quanto deciso dal governo Conte.

Come evidenzia anche Tgcom24, Fontana ha sottolineato come nel capoluogo lombardo non ci sia ancora un vero e proprio calo dei contagi, quindi occorre ancora massima allerta.

Gli articoli di cancelleria saranno quindi fruibili nei supermercati anche in Piemonte. Molto diverso l’atteggiamento del collega veneto, Luca Zaia, che ha invece optato per una ripartenza della regione, seppur con le dovute cautele.

Stesse perplessità dal governatore della Toscana, Enrico Rossi, che ha sottolineato come il focus della questione sia soprattitto come riorganizzare la riapertura e non quali attività far ripartire, nello specifico.

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