Svezia, i contagi da coronavirus aumentano: “Non abbiamo fatto abbastanza”

In Svezia i contagi sono aumentati e giorno dopo giorno la pandemia da coronavirus prende piede. Il Premier ammette di non aver agito per tempo.

Svezia, i contagi da coronavirus aumentano: "Non abbiamo fatto abbastanza"
Covid 19 – Pixabay

I contagi in Svezia aumentano e il Premier si rende conto di non aver agito in tempo e di essere già in ritardo. Cosa sta accadendo?

Il coronavirus in Svezia

I casi nello stato svedese sono triplicati, visto che il lockdown non c’è mai stato e non è mai stato attivato nonostante il mondo abbia lanciato segnali ben chiari.

In un primissimo momento il Governo svedese non si è preoccupato della situazione, ma ora sembra che tutto sia cambiato e che – visto il numero di contagi sempre più elevati – si siano accorti della gravità della situazione.

Il Premier Stefan Lofven ammette di aver sbagliato su tutta la linea, non chiudendo le attività e non invitando le persone a stare a casa per evitare il propagarsi dell’epidemia. Bisogna evidenziare infatti che gli svedesi lavorano a pieno regime, le aziende sono aperte e la vita scorre come sempre, senza alcuna limitazione.

Aumentano i contagi: le parole del Premier

I dati che emergono sono preoccupanti e secondo quanto registrato ci sarabbero più di 10mila casi di contagio, con un aumento di circa 466 unità solo nelle ultime 24 ore – come riporta anche FanPage.

Non da meno il numero dei morti che è arrivato ora a 887 con 17 decessi in più in un solo giorno. Naturalmente, se questi dati vengono messi a confronto con altri dei Paesi europei sono minimi ma per un Paese come la Svezia sono comunque preoccupanti.

Il premier Lofven ha evidenziato:

“mi sembra ovvio che non abbiamo fatto abbastanza. I consigli  sanitari sono stati ampiamente seguiti dalla popolazione”

Ora si pensa alla chiusura della attività, soprattuto locali e ristoranti, anche se il grande problema che si pone sono le attrezzature ospedaliere della terapia intensiva (pochi posti), che porterebbero a prendere delle decisioni drastiche.

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