Macron annuncia per la Francia un’inversione di tendenza sul lockdown anti coronavirus, via alla riapertura delle scuole già dall’11 maggio.
Il Presidente Macron stupisce la Francia con un annuncio inaspettato: riapertura del lockdown già a partire dall’11 maggio con il ritorno sui banchi di scuola. Ecco gli aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Europa.
La Francia verso la fine del lockdown
Nuoinversione di tendenza per quanto riguarda le decisioni politiche riguardo il lockdown da coronavirus.
Seguendo i dati riportati dai bollettini nazionali sui deceduti ormai stabilizzatisi sui 15mila infatti il Presidente Emmanuel Macron ha dichiarato ieri sera in un discorso alla Nazione che la Francia vedrà la fine del lockdown a partire da maggio.
Come data presa a spartiacque Macron ha indicato l’11 maggio quando potranno addirittura riaprire le scuole, una delle attività più controverse per la paura del contagio.
L’11 maggio dunque è la data scelta per la “rinascita” come Macron l’ha definita precisando cosa riaprirà e in che modalità:
- Asili, scuole elementari e medie. Resteranno chiuse invece le Università
- Industrie, fabbriche ma resteranno chiusi cinema, teatri e ristoranti.
Inoltre andranno mantenute alcune accortezze come ad esempio il suggerimento per gli over 65 di osservare la norma di restare in casa ancora per un certo periodo, per sicurezza.
Secondo Macron non si può dare una data precisa in cui tutto tornerà alla normalità ma:
“Dobbiamo essere umili, non lo so: necessario reinventarsi, a cominciare da me”
Ha dichiarato.
La situazione del coronavirus in Europa
Macron ha comunque ammesso che nella gestione dell’emergenza la Francia ha errato nella gestione iniziale, sottovalutando il problema ma ritiene che successivamente si siano messe in campo le procedure corrette.
Ad esempio il Presidente francese ha dichiarato che servono azioni solidali nuove da parte dell’Europa:
“Da Bergamo a Londra, New York, Algeri o Dakar, il virus che uccide è lo stesso..impossibile pensare di salvarsi da soli”
Anche dalla Spagna come dall’Italia e dalla Francia arrivano i primi dati che fanno ben sperare: il numero di morti registrati ieri è il più basso dall’inizio dell’epidemia e si può iniziare a pensare con molta gradualità alla “fase 2”.