Le specie invasive o alloctone non vengono eradicate perché sono considerate simpatiche e tenere. Ci dimentichiamo dei problemi di natura ecologica ed economica.
Purtroppo il problema delle specie invasive o alloctone viene spesso sottovalutato. Si tratta di specie di piante o animali che non sono originari del nostro habitat, che vengono tolti dal proprio e portati qui. Trovano un ambiente adatto o riescono ad adattarsi, diffondendosi indisturbate perché non hanno nemici naturali. In Italia abbiamo circa 3.000 specie non native, che sono cresciute con un aumento del 96% in soli 30 anni. Alcuni animali ben noti sono le cocorite e pappagalli a Roma, le nutrie, scoiattoli grigi, pesci siluro o pesci scorpione.
La sottovalutazione del problema ecologico
Queste specie diventano un problema ecologico, perché possono portare all’estinzione delle nostre specie autoctone. A parlarci in modo scientifico di questi problemi è un nuovo studio che è stato fatto dal Biology Centre of the Czech Academy of Sciences a Praga e dal Leibniz-Institute of Freshwater Ecology and Inland Fisheries di Berlino
Le conclusioni dello studio dovrebbero farci riflettere, dato che queste specie non vengono eliminate perché risultano particolarmente simpatiche e tenere. Un esempio classico sono gli scoiattoli grigi che arrivano dagli USA, che stanno facendo estinguere i nostri scoiattoli rossi.
Secondo il ricercatore Jonathan Jeschke mette al centro il fatto che le creature più “carine” sono spesso protagonisti di molta attenzione del pubblico e dei ricercatori, che spingono per salvare queste specie ignorando del tutto i reali pericoli della loro presenza.
Un altro ricercatore Gregor Kalinkat, che ha lavorato a questo studio, afferma che quest’attenzione porta a
“buchi di conoscenza che portano a dare ingiustificata priorità a certe misure di conservazione e a ignorarne altre”
Alcune specie vengono del tutto ignorate, come lo è l’impatto ecologico e anche economico di questi specie invasive e alloctone.