La Guardia di Finanza ha sequestrato i referti degli ultimi quattro mesi del Pio Albergo Trivulzio, la casa di riposo di Milano in cui si sono registrate un centinaio di morti sospette tra gli ospiti della struttura.
Sequestrate le cartelle cliniche del Pio Albergo Trivulzio.
Morti sospette alla casa di cura
La Procura della Repubblica di Milano ha avviato un’indagine per le morti sospette nella casa di riposo Pio Albergo Trivulzio.
Il direttore della Rsa, Giuseppe Calicchio, è indagato per omicidio colposo ed epidemia colposa.
Nella casa di riposo del capoluogo milanese si sono registrati un centinaio di decessi tra gli anziani ospiti e diversi contagi anche tra gli operatori sanitari.
Un dirigente del Trivulzio avrebbe detto ad un’operatrice sanitaria, che accusava da qualche giorno febbre e sintomi compatibili con il Coronavirus, di non indossare la mascherina per non creare allarmismi.
Era il 23 febbraio, l’emergenza nel nostro Paese era scoppiata soltanto da due giorni. Per non creare allarmismi nella casa di riposo, il dirigente avrebbe minacciato l’operatrice, vietandole di indossare la mascherina.
Sequestrate le cartelle cliniche
Nella mattinata di ieri la guardia di Finanza ha avviato una perquisizione nella casa di riposo milanese.
Durante il blitz sono state acquisite non solo le cartelle cliniche degli ospiti morti nel Pio Albergo Trivulzio, ma anche altri documenti, come scambi di informazioni tra struttura ed amministrazione.
Sono 143 in totale, dall’inizio del mese di marzo ad oggi, gli anziani ospiti al Pio Albergo deceduti.
Le perquisizioni della Guardia di Finanza riguardano anche altre strutture della Lombardia. Non solo il Pat, ma anche gli uffici della Sacra Famiglia e una residenza di Settimo Milanese.
Nel registro degli indagati è iscritto il direttore del Trivulzio, Giuseppe Calicchio, accusato di omicidio ed epidemia colposa.
Calicchio si è sempre detto disposto a collaborare con la magistratura, per aiutare gli inquirenti a far luce sui decessi registrati nella casa di riposo.