Fase 2, la ripartenza: quali attività produttive potrebbero riaprire?
La Task Force presieduta dal Super Manager Vittorio Colao pianifica la fase 2 di ripartenza delle attività produttive “non essenziali”, che sono state stoppate in piena emergenza Coronavirus.
Sono tante le misure allo studio che potrebbero essere proposte al Governo Conte: “app” per le autocertificazioni e il tracciamento dei contagiati, far ripartire alcuni comparti considerati “strategici” per l’economia italiana.
Moda, Automotive e Componentistica potrebbero essere i settori che potrebbero riaprire la prossima settimana.
Emergenza Coronavirus, Ripartenza economica: in arrivo un nuovo Dpcm
Per questo è giunto il momento di ripartire e di riaprire le attività produttive.
Per questo weekend è previsto un Cdm in cui potrebbe essere approvato un nuovo Dpcm per riaprire alcune attività produttive.
Ma, il Premier Conte “frena” e assicura che prima della decisione politica l’ultima parola spetterà al comitato scientifico.
Emergenza Coronavirus, Fase 2: il Governo lavora
In vista della riapertura del 4 maggio il Governo starebbe studiando diverse ipotesi come la possibilità di differenziare gli orari d’ingresso e d’uscita per uffici pubblici, industrie e aziende.
Inoltre, gli ingressi e uscite ‘scaglionate’ consentirebbero di riorganizzare i trasporti pubblici ed evitare gli assembramenti.
Ripartenza economica: test d’immunità nazionale
Manca ancora qualche settimana al 4 maggio e, intanto, si pianifica l’avvio della campagna nazionale sui test sierologici.
La finalità è quella di arrivare a definire attraverso i test di immunità la percentuale di cittadini che ha sviluppato anticorpi al SarsCov2.
Molti Governatori delle Regioni hanno già avviato gli esami sulla popolazione.
Emergenza Coronavirus, Fase 2: i punti principali della Task Force
La nuova Task Force presieduta da Colao è chiamata a valutare i termini della cosiddetta Fase 2 e
“sta lavorando con grande impegno, ma non posso dire alcunché sulla riunione di oggi, non sarebbe corretto fare rivelazioni […] la task force farà il suo lavoro e poi sarà il presidente a decidere cosa, quando e come comunicare. Spetterà poi al presidente del Consiglio e al governo assumere le dovute decisioni [..]”,
riferisce Borrelli, Capo della Protezione civile.
“È giusto che sia così, in gioco ci sono interessi essenziali della nostra collettività ed è giusto che le decisioni siano prese al massimo livello”,
aggiunge Angelo Borrelli.