Le tremende testimonianze dei parenti di alcune vittime del coronavirus che a Chi l’ha Visto hanno denunciato situazioni tremende vissute con i loro cari.
Le testimonianze raccolte ieri sera dalla trasmissione Chi l’ha Visto hanno mostrato una realtà agghiacciante correlata alle morti da coronavirus, corpi scambiati nelle bare e impossibilità di salutare i propri cari. I racconti toccanti dalle zone più colpite dall’epidemia.
A Chi l’ha Visto i racconti dei parenti delle vittime
Racconti strazianti, di chi dietro ai numeri dei bollettini sul coronavirus non vede solo dei numeri ma lo spegnersi dei propri cari, spesso senza che alcuni diritti basilari siano stati rispettati.
E’ questo lo scenario terrificante emerso dalle testimonianze raccolte e trasmesse ieri sera nella consueta puntata di Chi l’ha Visto.
La trasmissione di Rai3 infatti ha voluto dare voce ai parenti dei molti anziani che hanno perso la vita per l’epidemia da Covid-19.
Tra le storie le più toccanti quella di una donna che dopo essersi separata dalla madre per il ricovero non l’ha più potuta vedere fino alla notizia della sua morte:
“Abbiamo ricevuto solo la bara con il certificato di morte. Non sapere chi c’è in quella bara è peggio”.
Sempre la morte di un’anziana donna è la vicenda raccontata da un’altra famiglie che solamente dopo aver avuto la comunicazione della scomparsa è stata avvisata di un macabro scambio di persona:
“Mi hanno chiamato dicendo che c’era stato un disguido e che il corpo di mia madre era ancora in camera mortuaria.”
Molti anziani hanno perso la vita in case di riposo o nei reparti ospedalieri in alcuni dei quali la gestione dell’emergenza risulta poco chiara.
Come racconta una testimone, il padre sarebbe stato ricoverato assieme ad una persona che manifestava chiari sintomi e dalla direzione la famiglia non ha avuto chiarimenti sui tamponi effettuati, sentendosi di fatto abbandonati.
Coronavirus, morti ed inchieste: ultimi dati
Il contagio da Covid-19 fa ancora paura nonostante gli ultimi dati lascino ben sperare per l’uscita dalla fase critica.
Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile del 15 aprile infatti i contagi sarebbero 165.155 e 21.645 morti riportando un minimo di tamponi positivi da inizio contagio.
Nelle Rsa soprattutto lombarde intanto la Procura ha avviato un’indagine per le troppe morti sospette avvenute tra gli anziani ospiti, come al Pio Albergo Trivulzio.