In Norvegia nonostante l’epidemia Covid, è ripartita la caccia alle balene, autorizzando l’uccisione 1278 esemplari della specie di Minke
In Norvegia riparte la caccia alle balene Minke e non risente dell’emergenza Covid 19, per lo più ignorato da quest’industria. I balenieri norvegesi hanno ricominciato a partire da mercoledì 1° aprile, autorizzando la cattura di 1278 esemplari di balena di Minke.
La nuova mattanza in arrivo
Si tratta delle più piccole e comuni della famiglia delle Balenopteridae ed è nota col nome di balenottera minore o rostrata.
Per poter arrivare a coprire il numero di esemplari, potrebbero salpare fino a 10 navi baleniere. La prima balena di Minke è stata uccisa a poche ore dall’inizio della caccia, dalla nave M/S Reinebuen.
Ora ottenere la licenza di pesca è stato reso ancora più facile dalle autorità, cosa che porterà anche all’indebolimento delle restrizioni. Il processo decisionale su chi possa richiedere l’autorizzazione potrebbe richiedere meno tempo, passando da diversi mesi d’attesa a sole 3 settimane.
La violazione delle norme internazionali
Le associazioni Whale and Dolphin Conservation e C’est assez, hanno denunciato la situazione, dicendo che altre navi baleniere, sarebbero in procinto di partire. La domanda della carne di balena è negli anni calata vertiginosamente, portando i governi degli ultimi decenni a sovvenzionare l’industri e spingere per il consumo di carne di balena:
“ha costretto l’industria a essere più creativa nei suoi tentativi di generare nuovo interesse per la carne di balena in settori chiave della popolazione. Sono stati concessi ingenti contributi pubblici per promuovere la carne di balena nelle sagre o nelle scuole. Altre strategie includono il tentativo di sbarazzarsi dell’eccesso di carne di balena donandola ai senzatetto, ma tutti questi tentativi hanno avuto risultati contrastanti e la tendenza al consumo di carne di balena è rimasta bassa”.
Dal 2014 al 2019 la Norvegia ha ucciso 2.902 balene Minke. A partire dal 2002, la carne viene per lo più esportata nel Giappone (cosa proibita da convenzioni internazionali), mentre la caccia commerciale che era stata sospesa, venne ripresa nel 1993.