Uno studio tutto italiano ha scoperto un nuovo potenziale alleato nella lotta contro il tumore.
Recenti studi clinici hanno dimostrato che un alimento impensabile è in grado di contrastare lo sviluppo di cellule tumorali.
La scoperta sorprendente è stata fatta dal professor Vincenzo Iaffaioli dell’Istituto Tumori “Fondazione Pascale” di Napoli ed è stata successivamente presentata ad un convegno nel Lazio, ad Amaseno.
Il latte di bufala è un alimento facilmente reperibile e anche molto gustoso: possiede caratteristiche ottimali per frenare lo sviluppo del cancro del colon e della tiroide.
I risultati dello studio scientifico portato avanti dalla Fondazione Pascale hanno dimostrato il ruolo fondamentale del latte di bufala nella lotta contro il cancro.
Il latte di Bufala contro il tumore: perché ci fa bene?
Il latte di bufala ha un sapore dolce ed è ricco di sali minerali alleati della salute delle ossa come calcio e fosforo.
Possiede una minor concentrazione di sale e ha il 14% di zuccheri in meno rispetto al latte vaccino.
La concentrazione di lattosio è decisamente minore ed è un latte ricco di antiossidanti.
Il latte di bufala, a differenza del normale latte vaccino, possiede una doppia concentrazione di un importante acido grasso saturo: l’acido butirrico.
L’acido butirrico limita lo sviluppo di cellule neoplastiche riducendo così l’insorgere di malattie tumorali.
L’azione di questo acido è importantissima per contrastare lo sviluppo del tumore della tiroide anaplastico e del colon retto.
Risultati dello studio scientifico
La Fondazione Pascale di Napoli ha condotto uno studio su un campione di cavie (topi) affette da tumore anaplastico della tiroide e del colon retto.
Lo studio scientifico condotto per 6 mesi nel quale alcune cavie sono state nutrite con latte vaccino e altre con latte di bufala ha dato dei risultati incoraggianti.
Alla fine dei 6 mesi gli scienziati hanno effettuato delle analisi cito-istologiche ed ecografiche per misurare due importanti fattori discriminanti: il diametro delle neoformazioni tumorali e il loro numero.
I risultati rivelano un dato sorprendente: il latte di bufala riduce del 25% il numero di vasi neoformati contro il solo 15% del latte vaccino.
Nei topi alimentati con latte di bufala le masse tumorali risultano ridotte del 7%, mentre nelle cavie alimentate con latte vaccino si riscontra una riduzione del 5%.
Dai risultati scientifici ottenuti è evidente come questo alimento, facilmente reperibile, sia un valido alleato nella lotta contro alcune forme tumorali.
Sarà ora necessario portare avanti gli studi clinici e la sperimentazione per verificare se i medesimi o simili risultati saranno riscontrati anche nell’uomo.