Phishing ai tempi del Coronavirus: guida per difendersi dalle truffe via email

Phishing e furto di dati online, è boom ai tempi del Covid-19

In piena emergenza coronavirus è cresciuto il fenomeno del phishing e truffe via e-mail.

Costretti alla quarantena forzata è facile cadere prede e vittime degli hacker pronti a “rubare” dati personali e password.

Ecco qualche consiglio per riconoscere le e-mail phishing e difendersi dalle truffe online.

Dalla fine di febbraio ad oggi sono aumentate le truffe, come riportato qualche giorno fa dall’Europol.

Come riportato da Alessio Pennasilico, esperto informatico del Clusit:

“i cyber criminali, da bravi sciacalli, cercano sempre di sfruttare i nostri momenti di debolezza per coglierci con le difese abbassate”.

Boom Phishing ai tempi del coronavirus: ecco la guida per non farsi fregare

Nella maggior parte dei casi si tratta di richieste assurde e con evidenti errori grammaticali facilmente riconoscibili.

Gli hacker più astuti inviano email contenenti link malevoli che, una volta cliccati, li portano su siti trappola che li “obbligano” a rilasciare i propri dati personali.

Gli hacker “ricattano” gli utenti a cui sono richiesti dati e a cui si arriva ad una vera e propria estorsione.

In altri casi, dopo aver ottenuto le credenziali d’accesso del conto corrente online, gli hacker lo svuotano e trasferiscono i soldi su dei conti che è impossibile tracciare.

Per questo bisogna stare attenti e controllare gli URL e, nel caso in cui si noti qualche cosa di anomalo, chiudere immediatamente il sito web.

Disattivare l’autofill è un’altra valida strategia per proteggersi dagli attacchi phishing.

La maggior parte dei software per la navigazione a internet memorizza le credenziali per accedere ai ai servizi che utilizziamo più spesso.

Una funzionalità questa sfruttata dagli hacker per rubare i dati personali.

Inoltre, è bene controllare l’indirizzo email, che sembra essere quello ufficiale, ma c’è qualche lettera di troppo.

Prima di premere sul link e fornire i propri dati personali, è necessario essere certi che la e-mail arrivi da un indirizzo ufficiale.

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