Palazzo Chigi mette il punto su alcune questioni e anticipa che per le riaperture non ci siano date certe. Che cosa sono le microaree?
Le ipotesi sulle riaperture e sulla gestione della Fase 2 sono tantissime, per questo motivo Palazzo Chigi ha deciso di mettere in luce alcuni punti fondamentali.
Le ipotesi sulla riapertura e le microaree
In questi giorni sono tantissime le ipotesi che circolano sulla Fase 2, sulla riapertura di città e attività produttive nonché sulla gestione di tutto quello che ad oggi risulta essere “chiuso”. Come citano molti media – tra cui il TGCOM – si rende necessario capire quali siano le ipotesi corrette e quali quelle prive di ogni verità.
Palazzo Chigi ha voltuto precisare che tutte le decisioni sull’allentamento delle misure di contenimento e del lockdown saranno confermate e comunicate a tempo debito, ovvero quando la task force avrà concluso il suo lavoro.
Non essendoci certezze, non si possono ancora definire le date certe per la riapertura, anche se la strada più battuta sembra essere quella della suddivisione del Paese in microaree – così da proteggere il resto dell’Italia dalle zone che sono ad alto rischio contagio. Il 4 maggio si potrebbe quindi iniziare a dare l’ok per la riapertura ai parchi per poi passare a bar e ristoranti (resta sempre una ipotesi).
La preoccupazione della Task Force non si basa solamente su quali siano le attività da mandare avanti, bensì su come far muovere lavoratori e clienti nella massima sicurezza – mantenendo dove possibile lo smart working.
Nelle prossime ore ci potrebbe essere una riunione strategica per la possibilità della apertura e suddivisione in microaree nonché su come gestire la Fase 2, con trasporti e spostamenti annessi.