Serie A: 8 club contrari alla ripresa del campionato per emergenza coronavirus
“Quali effetti giuridici potrebbero subire calciatori o club se il campionato si interrompesse di nuovo per il contagio da coronavirus?”
È uno dei quesiti posti da 8 club contrari alla ripresa del campionato di Serie A: è quanto stato sollevato alla vigilia dell’assemblea della Lega Serie A.
Gli 8 club sarebbero Parma, Spal, Brescia, Torino, Sampdoria, Udinese, Bologna e Fiorentina.
Gli altri due quesiti riguardano i contratti in scadenza il 30 giugno e i prestiti con diritto o obbligo di riscatto.
Dopo essersi riunito il Consiglio di Lega Serie A
“ha confermato all’unanimità l’intenzione di portare a termine la stagione sportiva 2019-2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza”.
La Lega A ritiene che la ripresa dell’attività sportiva avverrà tenendo debitamente conto delle indicazioni di Fifa e Uefa, delle determinazioni della Figc e in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori.
Campionato Calcio Serie A: Fiorentina e Parma disponibili a ripartire
I due club Parma e Fiorentina smentiscono le indiscrezioni secondo le quali le due società calcistiche sarebbero contrarie alla ripresa del campionato.
Una nota della società viola riporta quanto segue:
“La Fiorentina smentisce categoricamente di essersi dichiarata contraria alla ripresa del campionato. La Fiorentina ha sempre dichiarato di essere totalmente disponibile alle decisioni che la Lega e il Governo prenderanno”.
Anche Parma Calcio smentisce le indiscrezioni di stampa e dichiara:
“[…] la piena disponibilità alla ripresa della stagione calcistica, qualora le condizioni sanitarie del Paese lo permettessero e le decisioni delle autorità competenti la definissero”.
Ministro dello Sport Spadafora sulla ripresa del campionato di calcio Serie A
Il Ministro dello Sport Spadafora, intervenuto a Tg2 Post, ha sottolineato che se il Campionato di Serie A dovesse riprendere, si prenderà in considerazione l’opportunità di trasmettere le partite in chiaro per garantire a tutti gli italiani la possibilità di vedere i match.
“Quando ho provato a fare questa cosa nel periodo di massima emergenza, ho avuto un confronto a dir poco acceso con l’amministratore delegato di Sky e con il presidente della Lega Serie A”,
ha aggiunto il Ministro Spadafora.