I vicini di casa contro un’infermiera a Lucca. Le accuse per la donna sono di portare il virus nel condominio.
L’infermiera di Lucca ha controbattuto dicendo di svolgere soltanto il suo dovere.
Ogni giorno a lavoro per 12 ore
L’infermiera di Lucca che ha ricevuto una lettera minatoria dai suoi vicini di casa, lavora per 13 ore al giorno nel reparto covid-19 dell’ospedale cittadino. Il suo nome è Damiana Barsotti e ha 48 anni.
La donna ha trovato la lettera dopo l’ennesima estenuante giornata di lavoro. L’aveva presa sua madre dalla cassetta della posta. Mentre tutta Italia si sta congratulando con i medici e gli infermieri che stanno combattendo in prima linea contro il virus, la lettera che la donna ha ricevuto era tutt’altro che incoraggiante. Come si legge su il Corriere della Sera, la lettera iniziava così:
“Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini. Grazie”
La corte a cui si fa riferimento è un insieme di circa dieci abitazioni in provincia di Lucca, precisamente a Massa Macinata (Capannori). L’infermiera vive con Gabriele, il marito, disoccupato da oltre 12 mesi, con i tre figli di 20, 18 e 15 anni. La donna si è detta intimidita oltre che pugnalata alla schiena ma, soprattutto, trattata come untrice.
La chiamata ai Carabinieri
La sua reazione è stata fredda e lucida nonostante la rabbia che montava. Tanto lucida che ha deciso di chiamare i carabinieri. Questi ultimi, sono giunti presso la sua abitazione per redigere un verbale. I militari hanno mostrato solidarietà per l’infermiera che passerà da loro per una denuncia.
Tra i sospettati, per il momento, ci sono tutti coloro che abitano nella corte. La donna ha affermato che la denuncia, per il momento, non sente di farla, deve prima smaltire la rabbia e la depressione conseguita alla lettera ricevuta.