Conte, Fase 2 pianificata senza uno stravolgimento delle norme restrittive
L’Esecutivo è al lavoro per studiare il riavvio delle attività produttive: la fase 2 dovrà essere pianificata ad hoc tenendo conto del quadro epidemiologico, della disponibilità delle mascherine e dei dispositivi di protezione e dell’adeguatezza del sistema sanitario nazionale.
Dal 4 maggio si prevede un allentamento delle misure restrittive e la ripresa di alcune attività manifatturiere oltre che del settore delle costruzioni, con alcune eccezioni dal 27 aprile.
I sindacati (Cgil, Cisl, Uil) sottolineano che il Protocollo del 14 marzo
«deve restare punto di riferimento imprescindibile per garantire la sicurezza dei lavoratori coinvolti, quale condizione necessaria a riprendere la produzione e a dare un futuro al Paese».
Dal 4 maggio si prevede la riapertura dei trasporti pubblici.
Fase 2: riapertura negozi dall’11 maggio, poi bar e ristoranti
Un’ipotesi allo studio da parte dell’Esecutivo sarebbe quella di far riaprire i negozi dall’11 maggio, la ristorazione ed i bar dal 18 maggio, anche se questi ultimi possono effettuare le consegne a domicilio e la vendita da asporto.
Fase 2, spostamenti dal 4 maggio, ma non tra le Regioni
Dal 4 maggio ci sarà un allentamento delle misure restrittive e non uno stravolgimento.
Tra le ipotesi sul tavolo del Governo ci sarebbe quella di permettere gli spostamenti anche fuori dal proprio Comune e all’interno delle singole Regioni dal 4 maggio.
Rimangono banditi gli spostamenti tra le Regioni.
Conte: riaprire tutto subito sarebbe da irresponsabili
«Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo»
sottolinea il Premier Conte.
L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato.
La riapertura delle attività produttive deve avvenire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dati.
“Dobbiamo valutare anche i flussi dei lavoratori che la riapertura di questa impresa genera. Le percentuali di chi usa i mezzi pubblici, i mezzi privati, in quali orari, con quale densità”,
sottolinea il Premier Conte.