Crisi Coronavirus, dall’Ue via libera al Recovery Fund “urgente”

Ricostruzione economica dell’UE: la necessità di un Recovery Fund massiccio e “urgente”

I leader dell’Unione europea hanno concordato di rinnovare il bilancio a lungo termine dell’UE e di istituire un massiccio fondo di risanamento per affrontare l’impatto del coronavirus.

Il fondo aiuterà a ricostruire le economie “in ginocchio” di 27 nazioni, ma permangono profonde differenze sul modo migliore per raggiungere tali obiettivi.

Con oltre 100.000 deceduti a causa del virus, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, c’è urgente necessità di stanziare fondi in paesi duramente colpiti come l’Italia e la Spagna.

“Questa pandemia sta mettendo a dura prova le nostre società. Il benessere di ogni stato membro dell’UE dipende dal benessere dell’intera UE. Siamo tutti d’accordo.”

ha sottolineato il ​​presidente del Consiglio europeo Charles Michel dopo aver presieduto il vertice della videoconferenza di ieri.

UE: Italia e Spagna prive di fiducia nei confronti dell’Euroblocco settentrionale

L’impatto disomogeneo della pandemia sui paesi dell’UE con una disponibilità di risorse di bilancio differente ha eroso la fiducia.

In particolare, l’Italia e la Spagna sono particolarmente prive di fiducia nei confronti dei paesi relativamente più ricchi dell’UE settentrionale come l’Austria, i Paesi Bassi o la Germania, che sono disposti a prendere misure rapide e radicali sostenute da una vera potenza di fuoco economica.

Crisi Coronavirus: la necessità del Recovery Fund “urgente”

“Esiste solo uno strumento in grado di svolgere questo compito alla base della ripresa e che è il bilancio europeo chiaramente collegato al fondo di ripresa”,

ha affermato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

“Il budget è stato testato a tempo. Lo sanno tutti. È considerato affidabile da tutti gli Stati membri. “

Ma i leader hanno concordato di incaricare la Commissione europea di rinnovare il prossimo bilancio settennale dell’UE e di istituire un massiccio piano di ripresa ovvero di un Recovery Fund “urgente”.

I paesi del Nord Europa, come i Paesi Bassi e la Germania, restano generalmente riluttanti a condividere troppi debiti per paura di dover pagare il conto per gli altri.

 

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