La testimonianza della nipote sull’omicidio Corona è agghiacciante e svela un passato terribile: ecco cosa avrebbe detto.
L’omicidio Corona è al centro della cronaca dopo la confessione della nipote di aver assoldato due killer per ucciderla. Ora emerge anche qualche dettaglio sul passato della ragazza, agghiacciante.
L’omicidio di Angela Maria Corona
Angela Maria Corona è la donna uccisa a Bagheria e secondo le ultime indiscrezioni sarebbe stata proprio la nipote a commissionare l’omicidio.
La nipote – rea confessa – era ricoverata in ospedale per delle ustioni di secondo grado sulle gambe. La stessa aveva raccontato ai medici dell’ospedale di essersele procurate nell’incendio della sua auto al cimitero. Secondo quanto emerso – come da racconto del compagno della vittima – (riportato anche da Urban Post) la nipote sarebbe stata ustionata da Angela Maria con dell’acqua bollente, gettata volontariamente sulle gambe.
Le indagini hanno permesso di ricostruire tutta la vicenda. La nipote infatti avrebbe pagato 15mila euro ai due suoi presunti complici per compiere l’omicidio: soldi ritrovati all’interno dell’abitazione dei due uomini.
Sempre secondo la ricostruzione, la vittima sarebbe stata strangolata il 14 aprile. Il suo corpo è poi stato messo all’interno di un sacco di plastica e gettato successivamente in un dirupo.
Il ritrovamento del corpo è avvenuto due giorni dopo e il cadavere sarebbe stato mangiato in parte dai cinghiali.
L’accusa per la donna è di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, esattamente come i due killer di 23 e 28 anni.
La testimonianza inedita della nipote
Come si evince da Sky Tg 24, la nipote avrebbe confessato il delitto e giustificato il suo atto raccontando tutto il dolore che ha dovuto subire negli anni:
“Ho deciso di fare uccidere mia zia perché mi ha sempre maltrattato. Sin da bambina mi faceva mangiare gli scarafaggi e mi faceva lavare i denti dopo aver bagnato lo spazzolino nell’acqua del water”
Secondo gli inquirenti la nipote si sarebbe pentita del suo atto e per questo motivo avrebbe tentato il suicidio, dando fuoco alla sua auto presso il cimitero di Bagheria.