Fitch taglia il rating del credito italiano a BBB- con prospettive stabili
Il declassamento del rating dell’Italia riflette l’impatto economico del coronavirus e il debito in eccesso che Roma sta accumulando.
L’agenzia di rating Fitch ha tagliato il rating del credito italiano a BBB- martedì, solo un gradino sopra il livello “spazzatura”.
Il downgrade riflette l’impatto della pandemia di coronavirus sulla terza più grande economia dell’Eurozona.
Fitch non avrebbe dovuto rivedere il rating italiano fino a luglio, ma la mossa è un altro duro colpo per un paese che ha il secondo più alto numero di morti al mondo a causa del virus e un’economia cronicamente lenta, che ora si sta dirigendo verso una forte recessione.
Fitch ha cambiato le prospettive dell’Italia da stabili a negative: gli acquisti netti di attività della Banca centrale europea forniranno un’adeguata risposta fiscale italiana alla pandemia COVID-19.
Il 7 febbraio, due settimane prima che emergessero i primi casi di COVID-19 in Italia, Fitch aveva confermato il suo rating e le sue prospettive.
Economia italiana: le previsioni di Fitch
L’agenzia Fitch ha previsto che l’economia italiana si contrarrà dell’8% quest’anno, il che è in linea con le proiezioni del governo fatte la scorsa settimana, e ha dichiarato che il debito pubblico italiano salirà al 156% del prodotto interno lordo dal 134,8% dell’anno scorso.
Ciò è sostanzialmente in linea con la previsione del 155,7% del Movimento a 5 Stelle e del Partito Democratico di centro-sinistra.
“Secondo il nostro scenario, il rapporto debito / PIL si stabilizzerà a questo livello molto elevato nel medio termine, sottolineando i rischi di sostenibilità del debito”,
sottolinea Fitch.
Anche il settore bancario del paese si è deteriorato dopo lo shock COVID-19, rispetto alle precedenti aspettative di Fitch.
Il ministro dell’economia italiano Roberto Gualtieri ha dichiarato che Fitch non ha tenuto conto delle importanti decisioni prese dall’Unione europea e dalla Banca centrale europea per sostenere le economie della zona euro e degli Stati membri.