Lo smart working ti fa venire voglia di dolci? Ecco come tenere a bada le tue voglie di zucchero.
In questo momento in cui ti dedichi allo smart working, con il mondo capovolto a causa del COVID-19, probabilmente vorrai immergerti in un mucchio di prodotti da forno o rilassarti con una birra o un gelato.
Smart working: cosa fare per domare la voglia di zucchero
È comprensibile, ma devi cercare di resistere: spesso ci viene detto che, per evitare cibi malsani o spuntini ipercalorici, bisogna tenere vicino una manciata di muesli o un buon frullati.
Ma qualche barretta proteica nel cassetto della tua scrivania (o dispensa) per le notti in cui lavorerai dopo cena.
Anche se queste sembrano opzioni abbastanza sane, questi alimenti conferiscono alla tua dieta molto più zucchero di quanto pensi.
Le barrette proteiche sono spesso peggiori delle barrette di cioccolato quando si osserva la quantità di zucchero che contengono e le bevande al caffè e i frullati contengono più zucchero di lattina di coca.
Secondo i ricercatori dell’Università della California a San Francisco, il 74% degli alimenti confezionati contiene zuccheri aggiunti. E tutto questo zucchero segreto danneggia la tua salute.
1. Fai attenzione alle fonti subdole
Poiché gli zuccheri e gli edulcoranti artificiali passano per molti alias diversi, potresti anche non capire che qualcosa di dolce è nell’elenco degli ingredienti dei tuoi cibi preferiti.
Per iniziare è utile osservare attentamente i cibi che contengono maggiori quantità di zucchero, leggendo le etichette presenti su ogni singolo prodotto
Le nuove etichette alimentari richiedono elenchi di zuccheri aggiunti e danno un valore giornaliero. Se il valore giornaliero è un’alta percentuale, scegli qualcos’altro o condividilo con un amico.
2. Presta attenzione a come ti fanno sentire gli alimenti
Cerca di diventare più consapevole di come i diversi alimenti influenzano il tuo umore, i livelli di energia, la concentrazione e altri aspetti della tua vita quotidiana.
Non solo: presta attenzione a come ti senti in generale e individua i momenti in cui ti senti maggiormente sfiancato, magari dopo aver mangiato un determinato tipo di alimento.
Hai avuto l’impressione che il tuo cervello fosse nella nebbia durante l’ultimo incontro con i tuoi colleghi?
Hai notato un calo di energia ogni pomeriggio? Fa attenzione, a questo punto, al carburante che stai introducendo nel tuo corpo che porta a questi momenti di scarsa energia e vedi se riesci a identificare eventuali tendenze che potrebbero trascinarti verso il basso.
In questo processo, infatti, i dolcificanti sono un filo conduttore e sono determinanti al fine di far insorgere questo stato di malessere.
3. Fa alcuni esperimenti personali
Una volta che hai capito cosa stai mangiando e come ti fa sentire, puoi iniziare a testare alcune modifiche per vedere se aiutano.
Scambia il tuo frullato acquistato in negozio con uno fatto in casa per una settimana, in modo da sapere cosa succede e puoi ridurre gli zuccheri aggiunti in totale autonomia e in base alle tue esigenze.
Sostituisci le barrette nel cassetto della scrivania o quelle presenti nella dispensa con alcuni sacchetti di noci per ottenere energia senza la cadere in valanghe di malsana dolcezza.
Infine, cerca di capire come ti senti dopo aver apportato questi cambiamenti.
In tal senso, inizierai a ridurre i dolci negli alimenti e negli snack che usi per spezzare la fame ed eviterai di ingrassare durante lo smart working attuato durante questo periodo di pandemia legata al Coronavirus.