Confindustria, ecco la nuova squadra di dieci vicepresidenti elettivi
Su proposta del neo eletto Presidente Bonomi il Consiglio Generale di Confindustria ha approvato oggi la squadra di dieci vicepresidenti elettivi per il quadriennio 2020-2022.
Sono dieci i vicepresidenti elettivi che fanno parte della squadra:
- Barbara Beltrame, con delega all’internazionalizzazione;
- Francesco De Santis, con delega alla Ricerca e Sviluppo;
- Giovanni Brugnoli, con delega al Capitale umano;
- Luigi Gubitosi, con delega al Digitale;
- Alberto Marenghi, con delega all’Organizzazione, allo Sviluppo e al Marketing Associativo;
- Natale Mazzuca, con delega all’Economia del Mare e al Mezzogiorno;
- Maurizio Marchesini, con delega alle Filiere e alle Medie Imprese;
- Emanuele Orsini, con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco;
- Maurizio Stirpe, con delega al Lavoro e alle Relazioni Industriali;
- Maria Cristina Piovesana, con delega ad Ambiente e Sostenibilità.
A questi dieci componenti vanno aggiunti altri tre vicepresidenti di diritto:
- Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria;
- Vito Grassi, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali;
- Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori.
Confindustria, Bonomi: lavoriamo per un piano Italia 2030-2050
Entro l’estate Confindustria assicura di mettersi a lavoro affinchè sia pronto un grande piano Italia 2030-2050.
“Un grande libro bianco di medio periodo degli obiettivi dell’industria e della crescita dell’Italia”,
sottolinea Bonomi.
Confindustria sulla fase due: misure incerte e contradditorie
Il presidente di Confindustria Bonomi spiega che
«stiamo andando verso una riapertura delle attività economiche purtroppo caratterizzata da un caotico susseguirsi di misure incerte e contraddittorie».
Inoltre, sottolinea di essere stupefatto del fatto che nel dpcm non ci sia un metodo di tracciamento di massa finalizzato ad una diagnostica precoce da parte delle strutture sanitarie regionali.
In piena emergenza non è stato adottato un preciso metodo di raccolta dati epidemiologici e di concentrazione degli interventi sanitari territoriali.
Dal 4 maggio con un graduale “allentamento” delle riaperture sarà necessaria la tenuta del trasporto pubblico locale poiché le misure adottate appaiono difficilmente conciliabili con l’intensità dei flussi nelle grandi conurbazioni.