Immuni è stata approvata dal Consiglio dei Ministri: ma cosa succede se non si utilizza negando la propria collaborazione?
Ci sono ancora tanti dubbi in merito alla App Immuni, ma uno tra tutti è: cosa succede se non si scarica e utilizza?
La applicazione approvata dal Consiglio dei Ministri
L’applicazione che sta dividendo le opinioni degli utenti è stata approvata dal Consiglio dei Ministri al decreto Bonafede, apportando alcune modifiche come da nota del Governo.
Come si evince da vari media, tra cui TgCom24, questa piattaforma viene realizzata con infrastrutture del territorio nazionale, gestite da amministrazioni locali ed enti pubblici:
“Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazione di conversazioni e comunicazioni”
Evidenziando che sono state introdotte anche disposizioni integrative:
” e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile”
Cosa succede se non si utilizza la App?
In molti, in queste ore, si stanno domandando se la applicazione sia obbligatoria oppure da intendersi come “volontaria”. Secondo quanto si apprende, sembra che l’utilizzo della piattaforma non sia obbligatorio.
Leggi anche: Che cos’è l’App Immuni e come funziona?
Tecnicamente questa applicazione traccerà solamente i contatti stretti, utilizzando il bluetooth.
La nota del Consiglio dei Ministri conferma infatti che il suo mancato uso non comporta alcuna limitazione dei diritti. Una parentesi molto importante è sulla questione della privacy: infatti, per il trattamento i dati personali:
“saranno resi anonimi e cancellati entro e non oltre il 31 dicembre 2020”
Come funzionerà?
Secondo le prime direttive, il dispositivo dove verrà installata l’applicazione genererà un codice identificativo temporaneo (e anonimo) che viene scambiato con di dispositivi che sono vicini tramite bluetooth.
Se un cittadino risulterà essere positivo dovrà selezionare l’apposita opzione, così tutti i dispositivi che lo “incontreranno” potranno avere immediato riscontro sulla situazione, in continuo aggiornamento. L’applicazione quindi segnala – grazie ad una notifica – se una persona è entrata in contatto con un individuo infetto entro i due metri per più o meno di 15 minuti.