Riapertura Calabria: Santelli diffidata dal Governo Conte
Il Governo ha diffidato la Governatrice della Regione Calabria Santelli non avendo ritirato l’ordinanza sulla riapertura dei bar, ristoranti e pasticcerie.
È quanto ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia nel corso della videoconferenza con le regioni.
“Mi dispiace, ma tra pochi minuti partirà la diffida per l’ordinanza se non dovesse essere ritirata l’ordinanza sarà impugnata”,
è quanto ha affermato ai microfoni del Tg1 il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.
“La fuga in avanti della Calabria non aiuta nessuno e mette a rischio la salute dei calabresi”,
ha aggiunto lo stesso Boccia, il quale ha evidenziato che ci sarà una riapertura dei bar, ristoranti e pasticcerie al momento opportuno.
Al momento in base al calendario del Governo, questa riapertura è prevista solo per il 1° giugno anche per le Regioni, come la Calabria.
Intanto, in queste settimane, i contagi in Calabria sono stati azzerati.
Calabria: cosa succederà dopo la diffida della Santelli?
La diffida che precede l’impugnativa è una lettera con cui si invita il Governatore a rimuovere le parti incoerenti dell’ordinanza rispetto al Dpcm varato dall’Esecutivo.
Nel caso in cui le modifiche non vengano apportate il Governo ricorre alla Consulta o al Tar e provvede ad impugnarla.
Si tratta di un procedimento piuttosto lungo visto che l’ordinanza è già in vigore dalla mezzanotte di Giovedì 30 Aprile nei Comuni di Cosenza, Tropea, Villa San Giovanni e Locri.
Riapertura Calabria: Santelli contesta Conte
“Ho cercato di chiudere la Calabria introducendo misure anche più restrittive di quelle del resto del paese.
I calabresi hanno collaborato e si sono adeguati bene. Ora si deve convivere con il virus e piano piano l’apertura di alcune attività è necessario”,
chiarisce la Presidente della Regione Calabria Jole Santelli a Tagada su La7.
La Presidente della Calabria contesta la possibilità prevista di spostarsi tra regioni per chi ha il domicilio o la residenza.
La Santelli risponde al ministro Boccia:
“Mi aspetto dal governo leggi di cornice precauzionali e serie e all’interno di quelle la possibilità per noi di muoverci localmente.
Appena ho fatto l’ordinanza si è scatenata una rivolta dei sindaci del Pd che però in consiglio mi ha chiesto la riapertura dei ristoranti”.