Luca Zaia, governatore della Regione Veneto è pronto a non ritirare le sue ordinanze e ha annunciato l’inizio dei test sierologici ai cittadini di Vo’.
Zaia ha affermato che in Veneto, a causa dell’emergenza sanitaria, si sono persi oltre 50mila posti di lavoro.
30 mila tamponi previsti a settembre
Per il governatore Zaia, il Veneto può riaprire tutto poiché la potrebbe, in teoria, affrontare. La riapertura potrebbe avvenire stando alla certificazione che il Comitato Scientifico dovrebbe fornire.
Come si legge su Repubblica, Zaia ha affermato:
“il tema è capire se tutti noi entriamo nell’ordine delle idee che non è finita e che stiamo convivendo col virus. La mascherina è una delle condizioni sine qua non per fare questa battaglia. Penso che si andrà verso la riapertura differenziata tra le regioni.”
Sul tema mascherine, il governatore ha affermato che molti non la usano, nemmeno al supermercato. Qualcun altro, invece, la tiene giusto per: a volte la tira su, altre la tira giù e ciò non va bene. A sua detta, la mascherina non è un salvavita e non può essere nemmeno imposta da una ordinanza ma comunque è un dispositivo di protezione.
Zaia si è pronunciato anche in merito ai flash mob organizzati da commercianti e cittadini che, a sua detta, vanno accettate e devono essere realizzate in modo corretto, rispettando le regole ma anche le libertà altrui. Una forma di protesta civile, per far sentire la propria voce, in un momento difficile.
Il fil rouge del discorso di Zaia resta sul tema delle riaperture e chiede al governo di differenziarle in base alle regioni.
Emergenza lavoro
In Veneto, ha affermato il governatore, sono 50 mila i posti di lavoro persi. 35 mila di questi sono relativi al mondo del turismo e della ristorazione. A tal proposito, le ordinanze realizzate ad hoc per la regione da Zaia e il suo team, a sua detta non cozzano con il Dpcm.
Particolare attenzione della regione Veneto viene posta alla questione minori. Devono essere considerate delle misure affinché i figli di chi deve tornare a lavoro, vengano tutelati. Zaia chiede al ministro dell’Istruzione di fare il possibile per considerare ipotetiche riaperture.
Un altro tema, è quello dei test sierologici che, a partire dalla domani saranno effettuati ai cittadini di Vo’ Euganeo ma soltanto a quelli che lo vorranno. Un esperimento per capire l’evoluzione dei contagi in collaborazione con il professor Crisanti. Ma non solo. La regione ha un piano per settembre in cui, dovrebbero essere effettuati oltre 30 mila tamponi al giorno ai cittadini che viaggiano e altri. In questo momento, il Veneto è in grado di garantire circa 11 mila tamponi al giorno.