Coronavirus, fase due di Trenitalia: Biglietti nominali e mascherine a bordo

Fase Due Coronavirus: le regole e le misure per viaggiare sui treni

Con la fase due e il rientro a lavoro di milioni di lavoratori, molti sceglieranno il treno per spostarsi.

Trenitalia ha fornito chiarimenti in merito alle buone norme da seguire per spostarsi in treno.

Mascherina obbligatoria, posti a macchie di leopardo, igienizzanti a bordo, biglietto nominale tassativo per chi viaggia su Frecce e Intercity.

Trenitalia, dal 4 maggio, garantirà un maggior livello di sicurezza sanitaria, consentendo di essere avvisati nel caso in cui si sia condiviso il viaggio con un passeggero risultato successivamente positivo al virus.

Con la graduale riapertura delle attività produttive e commerciali, dal 4 maggio l’offerta dei servizi di trasporto regionale conoscerà un incremento in una misura coerente a soddisfare la domanda di mobilità.

Fase Due Trenitalia: misure di prevenzione e di controllo

Il Gruppo Ferrovie dello Stato, già dalle prime fasi dell’emergenza coronavirus, ha messo in atto incisive misure di prevenzione e controllo:

  • dotazione di termoscanner,
  • kit protettivi per il personale,
  • installazione dei dispenser con gel igienizzante sui treni e nelle stazioni,
  • incentivi a usare i canali commerciali per l’acquisto dei biglietti e per le informazioni a una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulle norme di prevenzione.

All’interno delle stazioni saranno approntati percorsi a senso unico per separare i flussi in entrata e uscita, in modo tale da evitare assembramenti.

Saranno avviati controlli scrupolosi ai gate di accesso e uscita.

Fase Due Coronavirus, Trenitalia: treni regionali, Frecce e Intercity

Nel trasporto regionale è necessario che sia rispettato il distanziamento, che verrà agevolato dall’indicazione delle sedute da lasciare libere e dalle indicazioni sui comportamenti individuali da tenere durante e alla fine del viaggio.

A bordo di Frecce e Intercity è confermato il sistema di prenotazione dei posti “a scacchiera”, con una riduzione del 50% della capienza massima, così da poter consentire il distanziamento richiesto dalle norme di profilassi.

 

 

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