Decreto Maggio: in arrivo più fondi agli ammortizzatori sociali
Con l’avvio della fase due si attende il Decreto di Maggio, che dovrà contenere aiuti concreti alle imprese e ammortizzatori sociali.
Un vero e proprio “braccio di ferro” tra il ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, e i capi-delegazione dei partiti di maggioranza.
Tensioni continue che fungono da ostacolo e non fanno altro che “allungare” le tempistiche di emanazione del provvedimento.
Sono diverse le visioni di Pd e M5S sulla stima delle coperture necessarie alla proroga della Cassa integrazione Covid-19.
Decreto Maggio: innalzamento delle risorse a copertura degli ammortizzatori sociali
Nella bozza del decreto circolata negli ultimi giorni c’è stato un innalzamento da 13 a 14 miliardi dei fondi a copertura degli ammortizzatori sociali, che sono stati prorogati ad ottobre.
Le misure su Reddito di Emergenza, Reddito di Cittadinanza e sull’estensione degli ammortizzatori sociali dovrebbero essere armonizzate nella versione definitiva del decreto.
Il Pd fa notare che
“tre mesi di blocco dei licenziamenti e solo due di proroga degli ammortizzatori equivale a far fallire molte aziende”.
Decreto Maggio: aiuti alle imprese
In vista del prossimo Decreto si profila l’inserimento di una nuova misura a supporto delle piccole attività.
A confermarlo è Alessia Morani, sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, che a Radio 24 ha dichiarato:
“Nel decreto che ormai chiamo ‘fu aprile’, ci saranno contributi a fondo perduto soprattutto per micro-attività”.
La misura riguarderà principalmente
“affitti, pagamento bollette e un piccolo contributo cash per gestire l’emergenza”,
sottolinea la Sottosegretaria Morani.
Sulle misure a sostegno delle imprese, Italia Viva evidenzia
“differenze culturali molto profonde su come spendere i soldi”.
Gualtieri pensa all’intervento di Cdp nel capitale delle aziende con fatturato oltre i 50 milioni da rilanciare o a rischio assalto straniero.
Per le ricapitalizzazioni delle imprese tra 5 e 50 milioni di fatturato è previsto l’affiancamento pubblico a fondo perduto “condizionato”.
Si prevede pure l’intervento a fondo perduto per quelle imprese sotto i 5 milioni e l’intervento delle Regioni per le imprese più piccole.