Coronavirus, Bonafede: in arrivo Decreto per riesaminare le scarcerazioni

Bonafede: lista di 376 detenuti scarcerati sul tavolo del Guardasigilli

Sul tavolo del Guardasigilli il Ministro Alfonso Bonafede c’è una lista di 376 mafiosi e trafficanti che crea allarme.

Nell’elenco figurano i nomi di boss del rango di Zagaria, Bonura, Iannazzo e Sudato, messi agli arresti domiciliari dai giudici per l’emergenza Covid-19.

Inoltre, nelle “lista nera” figurerebbero anche i nomi dei detenuti legati alle cosche mafiose e operativi sul piano criminale.

Spunta un provvedimento del ministro della Giustizia Bonafede per far riesaminare ai giudici la posizione di tutti i detenuti scarcerati per l’emergenza Covid-19.

Bonafede: spunta il Decreto per ritornare in cella?

Per molti detenuti ci sono le condizioni per tornare in cella e, da giorni, è stato istituito un gruppo di lavoro per varare un decreto che possa rinviare le decisioni prese ai tribunali di sorveglianza.

Bonafede ha respinto le accuse che gli sono state mosse in seguito alla mancata nomina del PM antimafia Nino Di Matteo alla guida del Dap.

“Come rsulta anche dalla ricostruzione temporale dei fatti le dichiarazioni di alcuni boss erano già note al ministero dal 9 giugno 2018”,

sottolinea Bonafede.

Bonafede, Decreto per riesaminare le scarcerazioni dei detenuti

In cantiere ci sarebbe un decreto per riesaminare la pioggia di scarcerazioni.

Bonafede chiarisce che il decreto legge consentirà ai giudici, alla luce del nuovo quadro epidemiologico, di rivalutare l’attuale persistenza dei presupposti per le scarcerazioni dei 376 detenuti e dei tre al 41-bis.

Sono 376 i detenuti che stanno scontando una condanna definitiva e sono stati trasferiti in detenzione domiciliare o affidati ai servizi sociali e sono agli arresti domiciliari.

Dei 2.917 usciti di prigione, a 746 detenuti è stato applicato il braccialetto elettronico.

Tra questi rientrano tutti o quasi i 372 rientranti nel circuito “Alta sicurezza 3”.

La maggior parte dei 376 scarcerati dall’Alta sicurezza sono usciti dai penitenziari della Campania, Sicilia, Toscana, Lazio, Lombardia e Calabria.

Le istanze di concessione degli arresti domiciliari o delle altre misure sono state presentate dai legali o dagli stessi detenuti.

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