Una palazzina è esplosa a Marino e, secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi di un atto doloso poiché la bombola del gas era completamente aperta.
L’esplosione della palazzina a Marino è avvenuta lunedì 4 maggio, in pieno centro storico.
Non è esclusa nessuna ipotesi
Una palazzina è esplosa a Marino lo scorso 4 maggio. Precisamente si tratta di un edificio situato in pieno centro storico, in via Carissimi 40. A detta del sindaco Carlo Colizza, la palazzina è stata completamente sventrata dall’esplosione.
Le indagini non escludono nessuna pista e sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo. La bombola del gas era completamente aperta. Ecco perché non si esclude nemmeno l’ipotesi del dolo. La bombola si trovava nella casa di una donna di 53 anni. I suoi vicini sono stati interrogati per cercare di capire cosa sia successo. La donna non può essere interrogata poiché si trova ricoverata in gravissime condizioni. Al momento, non si sa se riuscirà a sopravvivere. Non è tornata cosciente dopo l’incidente.
Cosa è successo?
Era la sera del 4 maggio quando la palazzina è esplosa. Il boato si è avvertito in tutti i Castelli Romani. I soccorsi di Carabinieri e Vigili del Fuoco sono arrivati prontamente.
Sono stati tre i feriti. Oltre alla 53 enne anche una mamma e sua figlia di 4 anni non in pericolo di vita.
Il palazzo di via Carissimi 40 è stato evacuato e dichiarato inagibile. Le persone che vivevano al suo interno sono state trasferite in un albergo in attesa di poter tornare nella propria casa, dopo che sono stati fatti tutti gli accertamenti.