Decreto Rilancio: Cassa Integrazione 12 settimane, Bonus Baby Sitter 1200 euro e Bonus Vacanze 500 euro
Al centro dello studio da parte del Governo Conte ci sono ancora troppi nodi da sciogliere, ma nella bozza del Decreto Maggio (o Decreto “Rilancio”) ci saranno diversi Bonus.
Si tratta di misure che se fossero formalizzate potrebbero sostenere il rilancio e la ripresa dell’economia italiana.
Come riporta Il Sole 24 Ore i diversi Ministeri hanno inviato le proposte, che sono contenute in un documento di lavoro di oltre 770 pagine.
Per adesso sono proposte sul tavolo che non hanno ancora trovato ufficialità.
Nella Bozza del Decreto Maggio dovrebbero essere contenute diverse norme dal lavoro alla famiglia, dall’edilizia alla salute, dal turismo allo sport.
Bonus baby sitter 1.200 euro
Allo studio nella bozza del Decreto Rilancio c’è la possibilità di aumentare il Bonus Baby Sitter da 600 a 1200 euro.
Il Bonus Baby Sitter per medici e infermieri impegnati nell’emergenza Covid-19 ammonterebbe a 2.000 euro.
Bonus Vacanze 500 euro
Un nodo al centro dello studio da parte del Governo Conte è il Bonus Vacanza 500 euro che riconoscerebbe un credito d’imposta a favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non eccedente a 35.000 euro per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico-ricettive.
Il Bonus Vacanze 500 euro sarebbe utilizzabile dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, in favore di un solo componente per nucleo familiare nel limite massimo di 500 euro.
La misura del credito sarebbe di 300 euro per le famiglie composte da due persone e di 150 euro per le famiglie mononucleari.
Proroga Cassa Integrazione per 12 settimane
La proroga per il trattamento della Cassa Integrazione potrebbe essere di 12 settimane e non di 18 e coprirebbe i periodi che decorrono dal 23 febbraio fino al 31 ottobre.
Per le 12 settimane di proroga della Cassa Integrazione sarebbe prevista una spesa di 1,2 miliardi.
Nel caso in cui i datori di lavoro non anticipino i trattamenti ordinari della Cassa Integrazione possono fare richiesta di pagamento della prestazione all’INPS.