I presidi non ci stanno e puntano il dito sulle condizioni dell’esame di terza media 2020 rivolgendosi direttamente al Ministro Azzolina.
I dirigenti scolastici italiani non ci stanno e puntano il dito sulle decisioni in merito all’esame di terza media 2020.
La rivolta del Presidi delle Scuole Medie italiane
Come si evince su Repubblica, il caso dell’esame per i ragazzi delle medie sta creando non poche polemiche. I presidi sostengono che tutte le indicazioni e le misure che sono state comunicate siano totalmente confuse e inapplicabili.
Moltissimi i commenti sui social in merito all’argomento, dove si legge:
“per la terza media non ci sono i tempi, la ministra azzolina lasci che ogni scuola costruisca il proprio calendario”
L’associazione Nazionale Presidi è intervenuta in merito all’argomento e Antonello Giannelli ha evidenziato:
“alle scuole è richiesto di varare, in tempi strettissimi, indicatori non solo sulla valutazione dell’elaborato ma soprattutto quella del percorso triennale”
Mettendo in luce che i dirigenti della scuola secondaria di primo grado si dovrebbero riunire e deliberare tutti i criteri di valutazione:
“tutto questo avrebbe luogo mentre si stanno svolgendo ancora le attività didattiche a distanza per tutte le classi, dunque il faticoso percorso per la tesina d’esame potrebbe costruirsi solo durante i pomeriggi liberi degli insegnanti”
Tra il 6 e il 10 giugno ci dovrebbe essere la fine dell’anno scolastico e l’esame dovrebbe essere svolto tra il 19 e il 23 giugno:
“sono tempi stretti. tra l’altro l’ordinanza ministeriale deve passare ancora al vaglio del consiglio di istruzione superiore”
Per questo motivo i presidi chiedono di poter organizzare il calendario a seconda della scuola e dei tempi, al contrario di come evidenziato dal Ministro Azzolina.