Università e Ricerca nel Decreto Rilancio: crescono le risorse a disposizione dei dottorandi
In attesa del Decreto Rilancio, con l’intervento del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, Università e ricerca hanno visto crescere i finanziamenti, raggiungendo i 1.400 milioni di euro.
Tra le altre novità per l’Università e la Ricerca sono stati previsti stanziamenti per i dottorandi, 3.800 contratti per gli specializzandi di Medicina, soldi per l’Alta formazione artistica e musicale, l’apertura a 5.600 posti da ricercatore, 4.000 in più di quelli già entrati nel Decreto Milleproroghe.
Il Ministro Manfredi ha sottolineato:
“Diminuiremo le tasse e avvieremo un Programma di ricerca nazionale”.
Università e Ricerca nel Decreto Rilancio: ridurre le tasse ed incrementare le borse di studio
Tra i vari nodi da sciogliere, nel Decreto Rilancio, il Presidente Conte ha mostrato grande sensibilità per il mondo dell’Università e della Ricerca.
“Il governo sta lavorando per inserire nel decreto una cifra pari a un miliardo e 400 milioni di euro”,
sottolinea il Ministro Manfredi.
Le risorse utili saranno utilizzate per ridurre le tasse e aumentare le borse di studio per i dottorandi, investire su un grande programma di ricerca nazionale e per assegnare altri quattromila posti da ricercatore.
Il Decreto Rilancio ha incrementato il Fondo di finanziamento universitario di 170 milioni per l’anno 2020.
Questo per distribuire più risorse agli atenei e consentire a un ampio numero di iscritti di non versare, o pagare parzialmente, il contributo annuale.
Decreto Rilancio: risorse aggiuntive per dottorandi e sistema Afam
Come riporta Repubblica nuove risorse per le borse di studio per gli universitari meritevoli.
Saranno necessari finanziamenti aggiuntivi volti a sostenere coloro che presentano una dichiarazione familiare ISEE sopra i requisiti richiesti, ma possono dimostrare di essere stati danneggiati dalla pandemia indotta dal Coronavirus.
Sono previsti 70 milioni di euro in più per finanziare il sistema di Alta formazione artistica e musicale (Afam). Tali risorse saranno stanziate per consentire l’accesso a banche dati e piattaforme necessarie per la ricerca o la didattica a distanza.
I dottorandi iscritti all’ultimo anno del ciclo post-universitari e titolari di borse di studio potranno presentare istanze di proroga della fine del corso “non superiori ai due mesi”.