Decreto Rilancio: c’è accordo politico, oggi il CDM
Oggi si attende il consiglio dei ministri ma
“l’accordo politico sulle misure contenute nel decreto è stato raggiunto”.
Fonti di Governo spiegano che
“è ancora in corso il pre-consiglio che ultimerà nelle prossime ore l’esame delle varie norme.
L’elevato numero di norme e la complessità di misure sta dilatando i tempi del pre-consiglio”.
Il Decreto Rilancio da 55 miliardi di euro è atteso sul tavolo del consiglio dei ministri nelle prossime ore.
Stallo sulla questione della regolarizzazione dei lavoratori stranieri: i 5 Stelle si oppongono alla norma nonostante il parere favorevole del premier Conte.
I tecnici sono al lavoro per revisionare le diverse misure contenute nel provvedimento.
Il provvedimento, considerato ormai una vera e propria finanziaria da 55 miliardi di euro è stato revisionato.
Decreto Rilancio: il problema della regolarizzazione dei lavoratori stranieri
Tra le mille difficoltà volte a mantenere il limite dei 55 miliardi di deficit vi è la questione della regolarizzazione dei lavoratori stranieri.
Domenica scorsa le delegazioni della maggioranza hanno raggiunto un accordo politico su un permesso di soggiorno di 6 mesi per braccianti, colf e badanti.
Una nota di Palazzo Chigi ha sottolineato come la misura serva per
“disarmare il caporalato”.
Decreto Rilancio, un testo molto complesso
Il Decreto Rilancio rimane un testo molto complesso, contiene oltre 200 articoli e, in queste ore, si stanno definendo nel dettaglio le misure.
Tra le ipotesi circolate in queste ore, c’è anche il fatto che gli stanziamenti per la cassa integrazione e la norma per i braccianti arrivino direttamente sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Decreto Rilancio: altri capitoli principali
Nel Decreto Rilancio sono contenuti diversi capitoli: 10 miliardi alle micro e piccole imprese (fino a 5 milioni di fatturato) divisi in 1 miliardo e mezzo per gli affitti commerciali, 6 miliardi di ristori a Fondo perduto, 600 milioni per l’eliminazione degli oneri di sistema in bolletta sulle bollette per 3 mesi.
Si aggiungono anche la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno per tutte le imprese da 0 a 250 milioni di fatturato, con uno stanziamento di circa 4 miliardi di euro.
È previsto uno stanziamento di 4 miliardi e mezzo per le indennità di autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti; l’azzeramento dell’Iva per i dispositivi di protezione individuali; allungamento della Cassa Integrazione; cancellazione clausole di salvaguardia Iva per gli anni futuri.
Altre misure: innalzamento Ecobonus e Sismabonus al 110% con contestuale cedibilità anche alle banche, sospensione plastic e sugar tax, spostamento da giugno a settembre della ripresa dei versamenti sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio.