Stop autocertificazione da lunedì 18 maggio. Ecco cosa potrebbe cambiare

Autocertificazione per spostamenti: cosa potrebbe cambiare dal 18 maggio?

uomo strappa documento – iStock

Manca ancora poco al 18 maggio e poi cosa accadrà? Servirà ancora l’autocertificazione per spostarsi? Non c’è ancora nulla di certo, ma a partire dal 18 maggio molto probabilmente ci saranno interessanti novità.

Secondo diverse fonti è possibile che dal 18 maggio si dica addio all’autocertificazione, che rimarrà obbligatoria solo per uscire dal territorio della regione, spostamento consentito per motivi di lavoro, salute, assoluta urgenza e per raggiungere il luogo di residenza/domicilio.

Autocertificazione, dal 18 maggio cosa potrebbe cambiare?

Nella prima fase dell’emergenza coronavirus si è verificato un susseguirsi di moduli di autocertificazione per giustificare gli spostamenti sul territorio.

Il nuovo DPCM potrebbe prevedere la non necessità di utilizzare ulteriori moduli di autocertificazione per giustificare gli spostamenti sul territorio regionale.

Potrebbe invece rimanere l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti da una regione all’altra. Ma non c’è ancora nulla di certo, quindi, si deve attendere per confermare le indiscrezioni.

Dal 18 maggio è possibile che si possa fare visita anche a casa degli amici e potrebbero essere riaperte molte attività commerciali (bar, ristoranti, barbieri, parrucchieri, centri estetici, centri commerciali), e dal 25 maggio anche i centri sportivi e le palestre.

Si discute sulla possibilità di spostarsi per raggiungere le seconde case di villeggiatura.

Autocertificazione per spostamenti tra Regioni

L’autocertificazione dovrebbe restare obbligatoria solo per spostarsi tra Regioni per motivi di salute, di lavoro e di ritorno alla residenza. Non è escluso che dal primo giugno possano essere consentiti gli spostamenti tra le regioni con minore incidenza di contagi.

Riapertura bar, ristoranti e caffetterie

Dal 18 maggio bar, caffetterie e ristoranti potrebbero rialzare le saracinesche, ma solo nel rispetto di regole stringenti dettate dall’Istituto Nazionale di Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro e dall’Istituto Superiore di Sanità.

La prenotazione obbligatoria è uno strumento di prevenzione, utile per evitare assembramenti di persone in attesa fuori dal locale.

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