Parla il custode della villa in cui è stata ritrovata senza vita la piccola Greta, la bimba scomparsa a Foligno nel pomeriggio di martedì e trovata morta qualche ora in un casolare.
Un giallo ancora fitto quello della bimba scomparsa a Foligno e ritrovata morta nella piscina di un casolare abbandonato. La dinamica dell’incidente non convince il custode della villa in cui ha perso la vita la piccola Greta.
La scomparsa e il ritrovamento del corpo
Una tragedia inpsiegabile quella avvenuta nel pomeriggio di martedì, 12 maggio, a Capodacqua, Foligno. Una bimba di appena 3 anni stava giocando con i cani nello spazio esterno alla sua abitazione, quando di lei si sono perse improvvisamente le tracce.
Quando la mamma si è accorta dell’assenza della piccola Greta, immediatamente sono scattate le ricerche. Per un paio d’ore della bimba nessuna traccia, poi in serata la drammatica svolta.
Il corpo ormai senza vita della piccola è stato ritrovato nella piscina di un casolare abbandonato, a circa un paio di chilometri dalla sua abitazione.
Le parole del custode
Un dramma quello di Foligno dai contorni ancora poco chiari. A quanto pare la strada che conduce alla villa dove la piccola sarebbe morta è scoscesa e ripida ed impraticabile per una bimba così piccola.
Come riferisce anche Fanpage, ad alimentare ulteriori dubbi ci sarebbero anche le parole del custode del casolare.
L’uomo, che conosce bene i sentieri, si dice poco convinto che la piccola possa aver fatto tutto da sola.
“È arrivata qui con qualcuno”
questa l’idea del custode.