Sono 2 milioni le api bruciate vive in Friuli Venezia Giulia. Un atto vigliacco, insensato che non solo lede un’attività economica ma tutti noi.
Sono circa 2 milioni le api bruciate vive in Friuli Venezia Giulia. Sono stati ignoti a compiere questo atto vigliacco, insensato che non solo lede un’attività economica ma tutti noi. Come ben sappiamo le api sono un insetto prezioso, è il principale impollinatore e senza di lui, rischiamo di perdere moltissime coltivazioni.
L’uccisione immotivata
Gli apicoltori capitanati da Dario Visintin, hanno avvisato le forze dell’ordine, parlando proprio dell’incendio appiccato alle arnie, sicuramente doloso – come racconta anche Green Me.
https://www.facebook.com/dario.visintin/posts/10214821249198506
Il tutto è successo a San Lorenzo Isontino, in una zona isolata. Ignoti nottetempo hanno dato fuoco alle 21 arnie dove stavano riposando circa 2 milioni di api. Per impedire le fughe, hanno dato fuoco partendo dalle entrate alle loro arnie, dimostrando una cattiveria assoluta. Nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco all’alba, purtroppo le api erano ormai morte e non si poteva più far nulla. Salta agli occhi la crudeltà e il chiaro intento di eliminare le api.
Il danno ambientale è ampio, oltre alla distruzione del miele d’acacia, le api non potranno continuare nella loro opera d’impollinazione. Anche il danno economico pari a 15.000€ per i 15 soci sono ampia. La Landa Carsica è la proprietaria delle arnie e riunisce i 15 apicoltori che sono estremamente addolorati per la perdita delle api:
“che abbiamo amorevolmente allevato, facendo superare loro una stagione particolarmente avversa (quella del 2019)”
L’obiettivo dell’incendio era proprio eliminare fisicamente le povere api, azione fatta da qualcuno che per ignoranza ha deciso di uccidere questi insetti, non conscio dell’importanza che hanno come impollinatori. Infatti è grazie alla loro opera, che possiamo avere la maggior parte della produzione agricola.
A darci conferma di questo intento è Pier Antonio Belletti, presidente del Consorzio apicoltori della provincia di Gorizia a Il Friuli. Ovviamente sul fatto indagano i carabinieri e si spera che possano scoprire i responsabili. Non si tratta del primo episodio sia all’estero che nel nostro paese, l’ultimo episodio quello dello sciame di api bruciato a Pavia.