Punto interrogativo sulle vacanze estive 2020, con la linea dura di Conte nei confronti della Unione Europea e il no ai corridoi turistici.
Si parla delle vacanze estive 2020 e di tutti i dubbi che ci sono ancora in essere, soprattutto in merito alla linea dura di Conte sui corridoi turistici.
La linea del Premier sui corridoi turistici
Un rebus in merito agli spostamenti che si potranno svolgere in Europa e alla riapertura delle frontiere. Il Premier ha comunicato che:
“l’Italia non accetterà corridoi turistici differenziati perché saremmo fuori dall’ue e non lo permetteremo mai”
Dall’altra parte la Unione Europea vorrebbe una soluzione comune per più Paesi: alcuni di questi stanno riaprendo le frontiere e solo Italia e Spagna potrebbero restare isolate:
“non accettiamo accordi bilaterali che possano creare percorsi turistici privilegiati e io stesso con la von der leyen ho posto questo tema”
Il nodo centrale è sulla ipotesi del turismo e sulla gestione di regole imperative sul rilancio del turismo. Secondo il premier il corridoio turistico andrebbe a distruggere il mercato:
“significherebbe che all’interno della ue un settore come il turismo possa essere determinato e condizionato da accordi bilaterali”
Ursula Von der Leyen in merito a questo discorso ha evidenziato che vorrebbe trovare alcune soluzioni intelligenti per salvare turismo e ferie estive. Il settore vale il 10% del Pil, ovvero una media di 1.400 miliardi: per questo è necessario studiare delle soluzioni ad hoc per non annullare tutta la stagione.
Il quesito centrale riguarda Italia e Spagna che potrebbero rischiare l’isolamento, mete ambite per le vacanze ma le più colpite dalla pandemia.