Carlo Conti, il messaggio dopo la morte di Ezio Bosso: “Aveva tanto ancora da regalare, per farci emozionare e sognare…”
Questa mattina è giunta una drammatica notizia che ha sconvolto il mondo della musica e non solo. Si è spento, all’età di 48 anni, il noto pianista e compositore Ezio Bosso. Molti sono i personaggi del mondo dello spettacolo che hanno espresso il loro cordoglio, tra questi anche Carlo Conti: ecco le sue parole.
Addio ad Ezio Bosso
Un grave lutto ha colpito il mondo della musica. Questa mattina, si è spento all’età di 48 anni, il pianista e compositore Ezio Bosso. Da anni combatteva la sua battaglia personale contro la SLA, una malattia neuro degenerativa che colpisce le cellule responsabili dei movimenti e che progressivamente paralizza la muscolatura volontaria. Per questo motivo, la Rai ha deciso di cambiare la programmazione di questa sera e la soap opera partenopea ‘Un posto Al sole’ non andrà in onda per lasciare spazio a a Che storia è la musica con protagonista il pianista.
La notizia ha lasciato il mondo dello spettacolo senza parole e molti volti noti della televisione italiana gli hanno dedicato un messaggio di addio. Tra questi anche Carlo Conti che l’ha ricordato nella sua ultima intervista rilasciata a Fanpage.it.
Il messaggio di Carlo Conti
Nel 2016, Ezio Bosso è salito sul Palco dell’Ariston emozionando i telespettatori. Carlo Conti, che volle fortemente il compositore alla kermesse ligure, ha rilasciato un intervista al sito sopra citato, condividendo con i lettori l’emozionate ricordo che ha di lui (continua dopo la foto):
“Aveva tanto ancora da regalare, per farci emozionare e sognare. Poteva insegnarci ancora molto Ezio, talmente tanto da lasciarci in estasi. “È stata una delle cose più emozionanti che ho fatto non solo a Sanremo ma nella mia carriera…(…)”
Il conduttore toscano ha poi aggiunto:
“Però è uno di quegli incontri che lasciano il segno, come credo l’abbia lasciato nel grande pubblico.”
Per approfondire, leggi anche l’articolo seguente: Ezio Bosso, addio al pianista e direttore d’;orchestra: era malato di una patologia neurodegenerativa