Il test del Dna ha confermato quanto già si sospettava: è di Claudia Meini il corpo trovato senza vita nell’Arno lo scorso 25 aprile.
Si spengono le speranze della famiglia di Claudia Meini. La 40enne era scomparsa da Pisa il 23 marzo scorso. Suo il cadavere ritrovato nel fiume Arno.
La scomparsa di Claudia Meini
Era il 23 marzo quando di Claudia Meini, 40enne di Pisa, si persero le tracce. La donna, madre di un bimbo piccolo, si allontanò nella notte, senza lasciare traccia.
Con pigiama e giubbino, la 40enne sparì dalla sua abitazione la sera del 23 marzo. Pare che da giorni Claudia fosse in apprensione per l’emergenza coronavirus, ed è plausibile che possa essere stato questo il motivo del suo allontanamento.
Qualche giorno prima della scomparsa, infatti, la donna era stata rintracciata in stato confusionale per le strade di Pisa. I Carabinieri l’avevano quindi ricondotta a casa della madre.
Dopo la denuncia di scomparsa, le indagini degli inquirenti si sono mosse a 360°, ma la 40enne sembrava essersi dileguata nel nulla.
Le uniche tracce della donna, nelle prime ore successive alla scomparsa, portarono all’argine del fiume Arno, nel tratto del fiume San Casciano.
Le acque erano state più volte controllate dai sommozzatori, ma della 40enne fino a poche settimane fa nessuna traccia.
La conferma del test del Dna
Come riferisce anche Fanpage, arriva ora la conferma del test del Dna: è di Claudia Meini il corpo ritrovato nell’Arno lo scorso 25 aprile.
Si spengono quindi le speranze per la famiglia della 40enne, che lascia un compagno ed un figlio piccolo.
“Abbiamo sperato fino all’ultimo che non si trattasse di lei perchè avrebbe voluto dire che c’era almeno un’ultima possibilità di ritrovarla e riabbracciarla”
ha detto la madre della donna.
Proseguono ora le indagini degli inquirenti per capire la reale causa della morte della donna. La pista del gesto volontario resta quella più plausibile.