Una inchiesta Francese, coordinata dall’Università di Bordeaux, ha stabilito che la scuola a distanza non è efficace e porta dispersione.
Lo studio sulla scuola a distanza è stato coordinato da Filippo Pirone: 31 mila famiglie francesi non promuovono questo tipo di apprendimento.
Le lezioni a distanza sono state un obbligo
A causa dell’emergenza sanitaria globale, la scuola è stata fruibile soltanto a distanza in molte nazioni. Tra queste, anche la Francia dove l’Università di Bordeaux ha condotto uno studio su questo tipo di apprendimento. L’indagine, coordinata da Filippo Pirone con Romain Delès, ha evidenziato che, circa 31 mila famiglie francesi hanno bocciato la scuola a distanza.
I dati della ricerca
I dati hanno evidenziato che la dispersione scolastica arriva fino all’8% ma, la cosa più grave è la forbice tra famiglie più e meno abbienti che si allarga enormemente.
Come si legge su Repubblica, Pirone ha affermato che l’indagine è stata fatta su genitori di bambini iscritti a scuole di ogni ordine e grado, sia private che pubbliche. Il campione, composto da 31 mila famiglie, ha giudicato le lezioni via telematica.
I problemi più significativi di questo tipo di insegnamento è rappresentato dalla mancanza di connessione internet e inadeguatezza dei dispositivi elettronici:
“L’11,4% delle famiglie popolari ha problemi di rete, contro il 7,9% di quelle agiate. Il 24% delle prime non ha apparecchi elettronici adeguati, contro il 17% delle seconde. Il 45% delle classi superiori ha le competenze tecniche per gestire i collegamenti, contro il 31% di quelle inferiori”.
La maggior parte delle famiglie ha giudicato negativa l’esperienza della scuola a distanza.