Arezzo, il dramma del bimbo precipitato dal terzo piano: “Tra le ipotesi un gioco finito male”

I funerali del piccolo Jacopo, il bimbo di 8 anni morto ad Arezzo lo scorso sabato sera, dopo essere precipitato dal terzo piano, si svolgeranno questa mattina alle 11.

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Intanto, le indagini sulla sua morte sono ormai chiuse. Tra le ipotesi sul suo decesso quella di un gioco virtuale finito male, che non gli ha lasciato scampo. Il piccolo era il figlio minore di Michele Bacis, calciatore dell’Arezzo, del quale era diventato anche allenatore per due stagioni.

La morte di Jacopo

Era lo scorso sabato sera quando ad Arezzo, nel cuore del centro storico, si è consumata una tragedia terribile. 

Il piccolo Jacopo Bacis, 8 anni, era il figlio minore di Michele Bacis, ex calciatore dell’Arezzo, che per due stagioni aveva fatto anche da allenatore al team toscano.

Il piccolo è precipitato dal terzo piano della sua abitazione.

Immediato l’arrivo dei sanitari del 118, che hanno provato a rianimarlo, in attesa di trasferirlo in ospedale e poi, con l’elisoccorso, al nosocomio di Firenze. Il piccolo è morto per le gravi ferite riportate in seguito alla caduta.

Bacis si era ormai trasferito stabilmente ad Arezzo insieme alla moglie e ai due figli, Jacopo, e l’altro di 12 anni.

Solo un mese fa l’ex calciatore, originario di Bergamo, aveva perso uno zio per il coronavirus.

Le ipotesi sulla tragedia

La morte del piccolo Jacopo, come riferisce anche Fanpage, è stata ormai archiviata come un incidente.

Secondo gli inquirenti è plausibile che il piccolo stesse giocando ad un gioco virtuale, che potrebbe averlo confuso, tanto da fargli perdere la percezione della realtà.

Nella sua stanza è stato ritrovato un tablet, col quale è possibile che il piccolo fosse intento a giocare, prima del drammatico volo.

Il condizionale resta d’obbligo, perché quel che è certo è che, al momento del dramma, il bimbo fosse da solo nella sua stanza. In casa con lui c’erano il papà Michel, la mamma Cristiana ed il fratellino più grande.

 

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