Una ragazza è stata decapitata e poi messa in una valigia: ma l’ex fidanzato ora si proclama innocente. La famiglia urla per ottenere la verità.
Un omicidio sconvolgente: ragazza decapitata e poi messa in una valigia. Il suo ex fidanzato, accusato di omicidio, si professa innocente.
La terribile morte di Wilma
Wilma Anderson aveva solo 17 anni ed è morta il 14 dicembre 2019. Di lei è stata ritrovata la sua testa tagliata dal corpo e messa in una valigia, avvolta da carta alluminio.
Tishko Ahmed Shabaz di 23 anni – ex fidanzato – è accusato di omicidio ma si professa innocente. Ora la famiglia urla per conoscere la verità e sapere dove sia stato nascosto il resto del corpo della vittima. La vicenda è accaduta in Svezia, scuotendo i cittadini della tranquilla cittadina: la studentessa era scomparsa e dopo due settimane gli inquirenti hanno trovato solo la sua testa dentro una valigia.
Nonostante secondo la polizia sia stato l’ex ragazzo a compiere il macabro gesto, lui continua a professarsi innocente ed estraneo ai fatti. Come si legge sui media locali, la ricostruzione Wilma era tornata a casa dell’ex fidanzato per prendere i suoi effetti personali: proprio in quel momento lui avrebbe approfittato per ucciderla, non concorde sul fatto che lei lo avesse lasciato.
Sul pavimento dell’appartamento del giovane sono state trovate tracce di sangue e i vicini di casa confermano di aver udito delle urla.
I pubblici ministeri sono convinti che la ragazza abbia subito numerose violenze prima di essere brutalmente uccisa dal suo ex fidanzato:
“crediamo abbia conservato solo una parte del corpo, per poi sbarazzarsi del resto”
La famiglia, disperata, chiede la verità e cosa sia accaduto alla figlia:
“per favore, non smettete di cercare”