Torna in carcere Franco Cataldo, il sequestratore del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bimbo ucciso e sciolto nell’acido.
L’uomo era uscito di prigione all’inizio del mese di maggio, per l’emergenza coronavirus. Il bimbo era stato strangolato e sciolto nell’acido e per volere di Giovanni Brusca. Il bimbo era il figlio del pentito Santino Di Matteo.
L’uccisione del piccolo Di Matteo
Era il 1996 quando il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo, fu sciolto nell’acido.
Il piccolo venne prima strangolato, dopo due mesi di prigionia. Agli inizi di maggio, per via dell’emergenza coronavirus, Franco Cataldo è stato scarcerato, per via delle gravi condizioni di salute.
Al detenuto è stato permesso di fare ritorno nella sua casa di Geraci Siculo, in provincia di Palermo. Una concessione fatta proprio sulla base delle norme anti-contagio in vigore per l’emergenza coronavirus.
Fu proprio Franco Cataldo, oggi 85enne, a nascondere il piccolo Di Matteo in una cascina, su un suolo agricolo di sua proprietà.
Il piccolo venne rapito per cercare di convincere il padre a ritrattare le accuse contro i boss di mafia. Dopo due mesi di prigionia, il piccolo venne ucciso e poi sciolto nell’acido per volere di Giovanna Brusca, che volle vendicarsi di Santino Di Matteo. Era il 12 gennaio del 1996.
Franco Cataldo torna in carcere
Come riferisce anche Fanpage, il carceriere del piccolo Di Matteo è ora rientrato in carcere. Dopo la concessione degli arresti domiciliari, i Carbinieri lo hanno condotto nel carcere ‘Lorusso Pagliarelli’ di Palermo.
Da quella prigione Cataldo sarà poi trasferito nel carcere di Opera dove stava già scontando la pena, prima che il giudice gli concedesse i domiciliari.